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Calcio. Il Foggia non decolla bloccato da un buon Taranto

Davide Pettermann autore del gol del pari del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 24 ott. - Confermare la crescita dimostrata nel derby con il Bari e il test da superare è stato ancora un derby, quello con il Taranto che è tornato allo Zaccheria ad incontrare il Foggia dopo diversi anni di Purgatorio tra i dilettanti. Un derby questa volta non bello sul piano del gioco, finito in parità, uno a uno che premia la caparbietà del Taranto nell’arginare le folate del Foggia e penalizza un Foggia padrone del campo, ma che sbaglia ancora troppo in difesa ed è evanescente e impreciso tante volte in attacco. Nel Foggia indisponibili per infortunio Nicoletti, Markic e Di Grazia. Zeman lascia fuori Girasole e ha schierato il suo Foggia con Alastra tra i pali, Garattoni, Di Pasquale, Sciacca e Martino nella difesa a quattro, Rocca, Petermann e Gallo a centrocampo, Merola, Ferrante e Curcio a comporre il tridente offensivo. Ha diretto Mario Saia di Palermo coadiuvato da Antonio Severino di Campobasso e Roberto Terenzio di Cosenza, quarto uomo Alberto Ruben Arena di Torre del Greco.

Primo Tempo – Il Foggia parte come di consueto di gran carriera e il ritmo sostenuto dei “Satanelli” mette subito in difficoltà il Taranto. Il Foggia però fa molto possesso e poca incisività e il primo tentativo dei rossoneri arriva al quinto con un tiro di Curcio, centrale. Fino al quarto d’ora non accade nulla poi il Taranto da una scossa alla gara andando prima alla conclusione da fuori area con Saraniti che pescato tutto solo dal limite dei sedici metri non dà forza alla conclusione facendosi ribattere il tiro da Martino ed un minuto dopo lo stesso Saraniti liberissimo in area viene intercettato da Alastra che di piedi gli strappa il pallone, intervento che sembra a tutti regolare tranne che al direttore di gara che sanziona l’intervento del portiere rossonero con il calcio di rigore che lo stesso Saraniti trasforma piazzando la sfera nell’angolo alla sinistra dell’estremo difensore rossonero. Il Foggia non ci sta e carica a testa bassa, ma senza riuscire a capitalizzare l’enorme mole di gioco sviluppata. Al ventunesimo Ferrante da ottima posizione schiaccia di testa mancando di poco la porta. Si scuote il Taranto e al trentunesimo Alastra è costretto ad un doppio miracoloso intervento prima su Saraniti e poi su Giovinco. Al trentatreesimo Zeman cerca dei corretivi ed effettua un doppio cambio sostituendo Merola e Martino con Rizzo Pinna e Di Jenno. I rossoneri entrano spesso nell’area jonica, ma vengono costantemente chiusi ed allora nel finale ci provano da fuori prima Curcio e poi Di Jenno mancando di poco la porta. Tre i minuti di recupero concessi e tutti negli spogliatoi per l’intervallo.

Secondo Tempo – La musica non cambia, il copione è lo stesso, Foggia che attacca a testa bassa e Taranto bravo a gestire il vantaggio. Il Foggia non trova spazi e solo al sedicesimo Petermann conclude debolmente da fuori area. Al ventunesimo il Taranto capitola con il gol segnato da Petermann ottimamente servito in area da Curcio bravo a piazzare la sfera nell’angolo alla sinistra di Chiorra. Dopo tre minuti i rossoneri hanno sui piedi di Rocca la palla per il raddoppio, ma la conclusione del centrocampista del Foggia viene respinta con una gran parata del portiere del Taranto sulla palla si avventa Gallo che manda incredibilmente alto sulla traversa. Risponde il Taranto dopo un minuto, ma Saraniti pescato in area temporeggia troppo e si fa deviare la conclusione in angolo. Al quarantesimo Marsili conclude da fuori si coordina bene ma iln tiro non impegna Alastra che blocca in tuffo. La partita si trascina verso la conclusione con il Taranto che cerca di tenersi più alto per non farsi schiacciare troppo. Cinque i minuti di recupero concessi dove non accade nulla. Finisce un derby che non accontenta il Foggia e premia un buon Taranto.

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