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Turi (Ba). Arrestato pusher colombiano. Spacciava in monopattino [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Un arresto a Turi. (Foto cc.) ndr

di Redazione

BARI, 21 OTT. (COMUNICATO STAMPA) - L’attività antidroga dei Carabinieri del dipendente NORM – Sezione Radiomobile   continua incessante. Infatti nel tardo pomeriggio di ieri, una pattuglia dei Carabinieri, nell’ambito di servizi mirati alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto T. P., 34enne, di nazionalità Colombiana. Erano le 17.00 circa quando la pattuglia in circuito nel territorio di Turi si è accorta dell’atteggiamento sospetto del ragazzo, che nei pressi di Via Putignano repentinamente cedeva un involucro ad un altro ragazzo. Alla vista degli operatori lo straniero è subito scappato a bordo di un monopattino mentre l’acquirente è stato subito bloccato. In tasca aveva la piccola bustina consegnatagli dal pusher con all’interno un grammo di hashish. A questo punto sono subito iniziate le ricerche dello spacciatore che è stato rintracciato a casa di un suo connazionale. La droga, sottoposta a sequestro, nei prossimi giorni verrà analizzata dal laboratorio sostanze stupefacenti del Comando Provinciale di Bari. Terminate le formalità di rito il colombiano è stato arrestato per detenzione e spaccio di stupefacente e rimesso subito in libertà dal P.M. di turno. 

La serra sequestrata. (Foto cc.) ndr.

ACQUAVIVA DELLE FONTI. SCOPERTE DUE SERRE PER LA COLTIVAZIONE DI MARIJUANA. ARRESTATE DUE PERSONE

I Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle hanno tratto in arresto P.G.A., pluripregiudicato di 38 anni del luogo, e C.R. incensurato di 32 anni residente a Cassano Murge, rei di aver coltivato numerose piante di marijuana destinata allo spaccio utilizzando due serre artigianali. In particolare, i militari dell’Arma da alcuni giorni svolgevano servizi di osservazione presso una fungaia ubicata nell’agro di Acquaviva delle Fonti ove erano stati notati strani movimenti. La scorsa mattina sono intervenuti sorprendendo i due giovani mentre erano intenti a “curare” le già rigogliose piante di marijuana. All’interno, i due avevano ricreato le giuste condizioni climatiche per la coltivazione, mediante l’utilizzo di teli in plastica con i quali avevano chiuso ermeticamente le due serre oltre ad aver installato degli umidificatori, delle stufe e lampade dedicate per favorire la infiorescenza delle piante, alcune delle quali avevano raggiunto oltre un metro di altezza. Ingente è il quantitativo ricavato dalla coltivazione, circa 6 kg di marijuana oltre ad altre piccole piante trovate in alcuni vasi in attesa di essere trapiantate. Le piante e le attrezzature rinvenute sono state poste sotto sequestro. Le successive perquisizioni domiciliari a carico dei due arrestati hanno consentito di sequestrare altri 12 grammi di marijuana già esiccata oltre ad una dettagliata “contabilità” relativa ad una presunta attività di spaccio. Entrambi, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati alla Casa Circondariale di Lecce.



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