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Calcio. Il Foggia torna alla vittoria battendo la Paganese

L'esultanza di Curcio autore di una doppietta (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 07 nov. – Nel giorno del compleanno Nicola Canonico e della pancina numero mille di Zeman il migliore regalo dei rossoneri per entrambi non poteva che essere la vittoria sulla Paganese. E’ finita tre a zero per il Foggia. Vittoria meritata, ma soprattutto passi in avanti sul piano del gioco. Avversario ostico la Paganese di Gianluca Grassadonia, ex rossonero sia come calciatore che allenatore. Grassadonia è sulla panchina della squadra campana dal cinque settembre del 2021 rilevando l’esonerato Raffaele Di Napoli. La squadra campana era ad un punto dal Foggia. Tra i rossoneri assenti gli infortunati Merola, Nicoletti, Markic e Di Grazia. Recuperati in extremis Petermann e Rocca che vanno inizialmente in panchina. Questa è la formazione che Zeman ha schierato Alastra tra i pali, Garattoni, Di Pasquale, Sciacca e Martino nella difesa a quattro, Garofalo, Maselli e Gallo a centrocampo, Tuzzo, Ferrante e Curcio a comporre il tridente offensivo. Promossi, quindi dopo la bella prestazione di coppa contro l’Andria sia Garofalo, autore della doppietta rossonera che l’ex Chievo Tuzzo. Ha diretto Emanuele Frascaro della sezione di Firenze, coadiuvato da Domenico Castro della sezione di Livorno e Egidio Marchetti della sezione di Trento. Quarto ufficiale di gara Fabio Pirrotta della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto.

Primo Tempo - Squadre speculari e gioco piacevole perché sia il Foggia che la Paganese cercano il gol. Ci prova con più pericolosità la squadra di Zeman, ma il suo allievo Grassadonia mette bene in pratica ciò che ha imparato dal boemo. Il Foggia rispetto alle opache prestazioni fornite con Taranto, Picerno ed Andria cerca maggiormente la profondità, ma viene quasi sempre chiuso dalla difesa campana. In venti minuti il Foggia ha tirato una sola volta in porta con Maselli da lontano e da posizione decentrata non impensierendo Baiocco. Il Foggia fa tanto, forse troppo possesso palla, ma raramente è insidioso e soprattutto non cerca quasi mai la conclusione da fuori area. Al trentaquattresimo il Foggia passa in vantaggio e lo fa con il suo bomber principe Alexis Ferrante che ricevuto in area la palla da Tuzzo fa partire un bolide dal basso in alto che batte Baiocco. La Paganese sbanda ed il Foggia cerca il raddoppio, che arriva al quarantatreesimo su calcio di rigore causato da un fallo di mani di Sbampato su tiro dal limite dell’area di Curcio. Sul dischetto va lo stesso Curcio che tira in maniera non impeccabile rischiando di bissare l’errore in Coppa con l’Andria, questa volta nonostante Baiocco abbia intuito e toccato il pallone la sfera entra in porta. Un minuto di recupero dove, ovviamente non ci sono emozioni e tutti a bere un tè caldo.

Secondo Tempo – Ad inizio ripresa fuori Di Pasquale, ammonito, e Ferrante dentro Girasole e Merkaj. Il Foggia cerca molto di più la profondità e mette decisamente in crisi la retroguardia della Paganese che al sedicesimo capitola per la terza volta. L’azione parte da Merkaj che pesca in area tutto solo Gallo che invece di tirare mette davanti alla porta dove si avventa Curcio, Baiocco respinge la prima conclusione ma nulla può sul nuovo tiro di Curcio che finisce in rete. La partita è praticamente chiusa, ma la Paganese non si arrende lasciando però delle praterie alle ripartenze del Foggia che diventa insidiosissimo. Ed un minuto dopo il gol del tre a zero Gallo in area cerca la conclusione chirurgica mettendo di pochi centimetri fuori un rasoterra destinato a terminare nell’angolo alla sinistra dell’estremo difensore campano. Tre i minuti di recupero concessi che le due squadre hanno atteso che scorressero senza cercare di farsi del male. Finisce qui un Foggia-Paganese che, ribadiamo, ha evidenziato progressi dei rossoneri sul piano del gioco nonostante assenze importanti e la conferma di singoli interessanti come Tuzzo.

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