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Binetto (Ba). Incendia cinque cassonetti dei rifiuti, denunciato un 22enne [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Denunciato 22enne a Binetto per incendio. (foto cc.) ndr.

di Redazione

IBARI, 4 DIC. (COMUNICATO STAMPA) -  Carabinieri della Stazione di Grumo Appula hanno identificato e denunciato in stato di libertà per danneggiamento a seguito d’incendio un 22enne, del luogo, già noto alle forze dell’ordine. Nella notte scorsa, a Binetto, aveva dato alle fiamme quattro cassonetti in plastica per la raccolta differenziata dei rifiuti e poco prima a un cassonetto posto nei pressi dell’ingresso della Stazione Ferroviaria di Grumo Appula. I Carabinieri sono risaliti all’identità del giovane dopo aver acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del luogo che hanno consentito di ricostruire anche la dinamica degli eventi. Infatti, il giovane, mentre era in compagnia di un altro individuo, dapprima prende a calci i quattro bidoni, poi raggiunge l’ingresso della Stazione ferroviaria dove dà alle fiamme il primo cassonetto e successivamente ritorna verso i quattro, incendiando anche questi ultimi. Al divampare dell’incendio i due si allontanano e dei bidoni in plastica non resta che un cumulo di rifiuti carbonizzati. Pertanto, individuato il giovane, i militari lo hanno raggiunto a casa e nel corso della perquisizione hanno anche trovato i capi di abbigliamento che indossava al momento del gesto, sottoponendoli a sequestro. Ora il 22enne, che non ha fornito spiegazioni, dovrà rispondere del reato di danneggiamento a seguito d’incendio. 

ADELFIA(BA) – GIOVANE PUSHER ARRESTATO DAI CARABINIERI 

Ad Adelfia, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio volta al contrasto del traffico illecito di stupefacenti, i Carabinieri del Nucleo Operativo - Sezione Radiomobile della Compagnia di Triggiano, hanno arrestato un 22enne del luogo, con precedenti specifici di polizia e reati contro il patrimonio, per detenzione finalizzata allo spaccio di droga. In particolare, il giovane a seguito di perquisizione personale è stato trovato con addosso alcune dosi di marijuana. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito poi di trovare, sempre nella disponibilità del giovane, altro stupefacente per un totale di 38 grammi di marijuana e 10 di hashish, nonché un bilancino di precisione e 128 euro, ritenuti provento dello spaccio. Il giovane, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G, è stato sottoposto agli arresti domiciliari, poi confermati in sede di udienza di convalida con seguente giudizio direttissimo. 

CONVERSANO (BA). SCARAVENTA LA MOGLIE A TERRA FACENDOLE SBATTERE PIU’ VOLTE LA TESTA. ARRESTATO DAI CARABINIERI 

A pochi giorni dalla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, un gravissimo episodio di violenza è avvenuto a Conversano (BA), portando all’arresto di un 48enne del posto. A chiedere l’aiuto dei Carabinieri è stata la stessa vittima poco dopo l’aggressione avvenuta in strada nelle prime ore della notte appena trascorsa. Agli uomini in divisa accorsi a difenderla, la donna, visibilmente ferita e spaventata, ha raccontato di essere stata raggiunta dal marito mentre era in strada in sosta con la propria autovettura. Ne è scaturita una lite durante la quale l’uomo l’ha tirata con forza fuori dall’auto e colpita con schiaffi e calci fino a scaraventarla sull’asfalto, facendole sbattere più volte la testa. Dopo l’aggressione l’uomo si è allontanato portando con sé il telefono della moglie e le chiavi dell’autovettura. I Carabinieri, dopo aver affidato la donna alle cure del personale medico, hanno subito rintracciato il marito violento che è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Bari. 

RINTRACCIATO LATITANTE ALL’ESTERO DA UNA FOTO SU FACEBOOK AVEVA CHIAMATO LA SUA ATTIVITÀ COL NOME DEL SUO PAESE DI ORIGINE 

E’ stato rintracciato grazie a una foto su Facebook, postata e poi rimossa dopo qualche ora, un latitante originario del Molise, ricercato per numerosi reati tra quali rapina, ricettazione e truffa, commessi nelle provincie di Campobasso e Chieti dal 2010 al 2018. Il quarantasettenne, già noto alle forze dell’ordine, era fuggito all’estero da oltre tre anni, pensando di scampare alla cattura e alla giustizia. A tradirlo, però, sono stati alcuni scatti postati dall’uomo proprio sui social e che ritraevano un ponte in una nota località del Belgio. Le foto, immediatamente notate dai militari della Compagnia di Larino, hanno permesso di approfondire la ricerca. Grazie, infatti, a un ponte pedonale visibile appena sullo sfondo della foto, gli investigatori sono riusciti ad incastrare il latitante. Le ricerche del particolare ha avviato un’autentica caccia al luogo e a far risalire ad una località belga di nome Toumai, al confine con la Francia. Immediatamente sono stati avviati i rapporti con S.I.R.E.N.E., una struttura appositamente creata dal Ministero dell’Interno per lo scambio di informazioni tra forze di polizia nell’area dell’Unione Europea che ha funzionato da ponte comunicativo e di interscambio informativo tra i militari dell’Arma e quelli di Francia e Belgio. Intensa l’attività di osmosi informativa che ha portato alla localizzazione del soggetto il quale, una volta fermato, è stato identificato mediante la comparazione delle impronte digitali. L’uomo, che agiva indisturbato e con documenti falsi fino al momento del rintraccio, era ricercato in tutta Europa poiché, su di lui, pendevano ben due Mandati di Arresto Europeo. Nativo della provincia di Campobasso, aveva spostato la sua dimora al confine tra la Francia ed il Belgio, dove aveva addirittura aperto un ristorante chiamandolo “Rotello”, richiamando proprio come il suo paese natio. A tradirlo però, una superficialità di un post sui social, durato il tempo necessario per essere localizzato ed arrestato. Le indagini, “aperte” anche oltre i confini Schengen, sono state dirette dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di L’Aquila che ha sovrinteso e coordinato ogni singola operazione. “Per arrivare all’uomo, è stato fondamentale lo scambio di informazioni tra l’Arma dei Carabinieri e le forze di polizia di Belgio e Francia ”, è quanto riferisce il Comandante della Compagnia Carabinieri di Larino, Capitano Christian Petruzzella. e ora dovrà ora scontare oltre cinque anni di reclusione. Il pregiudicato dopo l’arresto è stato tradotto in una casa di reclusione belga, dove dovrà scontare una pena di oltre cinque anni, in attesa di estradizione.



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