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Valenzano (Ba): Si sostituisce al fratello e ne usa il green pass per andare in braceria [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Controlli dei carabinieri. (Foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 13 DIC. (COMUNICATO STAMPA) - Sono sempre più serrati i controlli dei Carabinieri su tutto il territorio della città metropolitana di Bari finalizzati a verificare il rispetto delle misure di contenimento del Covid-19 e il regolare utilizzo del green pass nei luoghi ove è obbligatorio. Anche a Valenzano, gli uomini dell’Arma hanno proceduto alla verifica del possesso della certificazione verde da parte degli avventori in diversi esercizi pubblici. Così, è stato accertato che un giovane 29enne, non del posto e che si trovava nel comune alle porte di Bari per un torneo di tennis, nonostante fosse sprovvisto di green pass, spinto dal forte desiderio di recarsi a mangiare carne in un locale della cittadina pugliese, ha deciso di utilizzare il certificato di suo fratello e quindi di sostituirsi a lui. I Carabinieri, infatti, nella circostanza, non si sono limitati a verificare il possesso del green pass ma anche la corrispondenza tra i beneficiari del certificato e i documenti di identità degli utilizzatori. Ora il 29enne, oltre a essere sanzionato amministrativamente ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge 19/2020 per la violazione delle norme previste dal decreto legge 52/2021 in ordine all’impiego delle certificazioni verdi Covid-19, dovrà rispondere anche del reato di sostituzione di persona. 

Altamura (BA). Azienda agricola colpita da un’interdittiva antimafia 

I Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione a un’informazione antimafia interdittiva, ai sensi dell’art. 84 comma 3 d.lgs. 159/2011 e successive modifiche ed integrazioni (Testo Unico Antimafia), nei confronti di un 40enne di Altamura, rappresentante legale e socio amministratore di un’azienda agricola con sede ad Altamura. In particolare, il provvedimento è stato emesso dalla Prefettura di Bari poiché il socio dell’azienda agricola era stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno per anni 2, che costituisce elemento ostativo ai fini dell’emissione di una certificazione liberatoria. Infatti la normativa, prevede, appunto, che soggetti gravati dalla citata misura di prevenzione non possono ottenere concessioni di esercizi pubblici, iscrizioni o provvedimenti a contenuto autorizzatorio e concessorio, o di eventuali contributi, finanziamenti o mutui agevolati, o altre agevolazioni dello stesso tipo da parte dello Stato, da altri enti pubblici o della Comunità europea.



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