Bari. Eseguiti dalla Gdf nei primi venti giorni di agosto centinaia di interventi a contrasto dell’evasione fiscale. Uno su tre risultato irregolare

Operazione della Gdf a Bari. (foto Gdf) ndr.
di Redazione

BARI, 25 AGO. (COMUNICATO STAMPA) - Il mese di agosto, storicamente, è il periodo dell’anno dedicato alle vacanze, ma anche quello in cui viene
maggiormente avvertita, da parte di tutti noi, “l’esigenza di sicurezza”, nelle città di origine come nei luoghi di
villeggiatura. Missione, quella di garantirla, quotidianamente svolta dalle donne e dagli uomini della Guardia di
Finanza di Bari i quali, proprio durante questo periodo, hanno rafforzato i presidi a tutela del comparto
economico – finanziario nell’intero barese, dalle località del litorale adriatico all’interno, con particolare
attenzione al capoluogo.
Una azione diretta, di controllo del territorio, basata sulla presenza di numerose pattuglie, a tutela dei
consumatori e degli operatori economici rispettosi delle norme e delle regole del mercato.
In un contesto caratterizzato dalla particolare affluenza turistica, italiana e straniera, e dalla conseguente vivacità
delle attività commerciali e del terziario, l’operato delle Fiamme Gialle baresi ha visto infatti un importante
incremento, sia in termini qualitativi che quantitativi.
Nei soli primi venti giorni di agosto sono stati portati a termine ben quattrocento controlli in materia di scontrini,
ricevute e relativa memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, un terzo dei quali è
risultato irregolare. Nello stesso periodo sono stati oltre duecento i controlli sulla circolazione ed il trasporto
delle merci, nonché in materia di controllo ai prezzi dei carburanti, riscontrando irregolarità nei confronti degli
operatori che non hanno adempiuto all’obbligo di esposizione, nonché di comunicazione periodica al Ministero
dello Sviluppo Economico dei prezzi effettivamente praticati per ciascuna tipologia di carburante, in maniera
separata per ogni modalità di erogazione.
Si aggiunga che le molteplici segnalazioni pervenute al numero di pubblica utilità 117 da parte di altrettanti
cittadini, segno questo - fra l’altro - di un accresciuto senso civico e di fiducia nell’Istituzione, valorizzate e
incrociate con il prezioso patrimonio informativo delle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di
indirizzare in maniera incisiva l’azione di controllo verso numerose attività commerciali o di prestazioni di
servizi.
Nell’ultima settimana sono stati sanzionati anche cinque operatori economici che hanno rifiutato il
pagamento con carta elettronica nonostante l’obbligo di legge in vigore, per cui dallo scorso 30 giugno è stata
introdotta una sanzione amministrativa aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia
stata rifiutata l'accettazione del pagamento.
Le numerose attività ispettive poste in essere dalle Fiamme Gialle quale polizia economico – finanziaria si collocano nel più ampio obiettivo strategico del contrasto all’evasione fiscale. Quest’ultima costituisce, infatti,
un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il
rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce
sociali più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dalla Guardia di Finanza contro gli evasori
fiscali, che proseguirà capillarmente, interessando tutti i settori di competenza.
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