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Molfetta (Ba). Scippo in pieno centro.1 Arresto dei Carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Molfetta (Ba). 1 Arresto dei Carabinieri per scippo (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 19 DIC. (COMUNICATO STAMPA) - I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 35enne del posto, ritenuto, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, responsabile del reato di furto con strappo. Nello specifico, a seguito richiesta di intervento per uno scippo consumato, i militari dell’Arma sono intervenuti in via Baccarini, nel pieno centro cittadino e, dopo aver raccolto le primissime informazioni relative all’individuo che presumibilmente aveva commesso lo scippo, si sono messi alla ricerca dello stesso individuandolo e bloccando in pochissimo tempo. Il giovane, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, è stato associato al carcere di Trani, a disposizione della Procura della Repubblica di Trani che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’arresto attende l’eventuale convalida del GIP presso il Tribunale di Trani, dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa. 

Molfetta (Ba). 2 arresti. Scippi e riciclaggio 

I Carabinieri del N.O.R. – Sezione Operativa e Radiomobile, hanno dato esecuzione ad un provvedimento restrittivo, nel quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di due soggetti molfettesi. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), i reati contestati ai due soggetti, riguarderebbero scippi di collane in oro, e successivo riciclaggio della refurtiva. I fatti risalgono al periodo che va tra fine agosto e settembre di quest’anno quando i due soggetti, in diverse occasioni, si sarebbero resi responsabili di furto con strappo ai danni di un ragazzo molfettese, ed in altra occasione ai danni di una donna del luogo. Entrambi, inoltre, avrebbero venduto oggetti in oro, proventi di altri reati, presso dei compro oro della zona. La successiva ricostruzione dei fatti e la completa identificazione dei soggetti in questione da parte dei militari della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Molfetta, sotto la direzione dell’A.G. di Trani, ha portato all’emissione di un ordine di esecuzione di misura cautelare nei confronti degli indagati, che dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Trani a disposizione dell’A.G.. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti. 

Bari, Bitonto (Ba) e Spoleto (Pg). Omicidio, tentato omicidio, occultamento di cadavere e detenzione e porto illegale di armi, aggravati dal metodo mafioso. Tre persone arrestate

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito tre ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bari (ufficio esecuzioni penali), nei confronti di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna, per gravi reati commessi a Bitonto nell’estate del 2007, e riconducibili al contrasto tra due consorterie mafiose per il controllo del territorio e delle attività illecite in quel comune. L’attività investigativa svolta dai Carabinieri e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, e le relative condanne, conseguono a due fatti di sangue, connessi tra loro: - il tentato omicidio di CONTE Domenico, elemento apicale di uno dei gruppi criminali, reale obiettivo dell’agguato, e il contestuale omicidio di NAPOLI Vito, affiliato di CONTE con funzioni di scorta, commessi a Bitonto il 20.07.2007; - l’omicidio con occultamento di cadavere di DELLINO Giuseppe, autista del commando che aveva cagionato la morte di NAPOLI, e assassinato per mano degli stessi sodali, per timore che potesse collaborare con la giustizia, commesso poco dopo. Le indagini, condotte, in diverse fasi, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, attività tecniche, nonché supportate da diverse dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito, nell’estate del 2013, di ritrovare il cadavere di DELLINO Giuseppe in un pozzo nella frazione Palombaio di Bitonto, e nell’ottobre dello stesso, di eseguire provvedimenti cautelari nei confronti dei tre soggetti oggi condannati in via definitiva. Le pene inflitte ai tre responsabili oscillano tra i 20 e i 17 anni, per i delitti di omicidio, tentato omicidio, distruzione, soppressione e occultamento di cadavere porto e detenzione di armi, in concorso e tutti aggravati dal metodo mafioso. Uno degli arrestati, 41enne originario di Bari, è stato rintracciato dai Carabinieri a Cassano delle Murge dove da diversi giorni, per sottrarsi alla cattura, si era nascosto in un appartamento disabitato. Lo stesso, nel corso della relativa perquisizione, è stato trovato in possesso di una pistola carica e con matricola abrasa, sequestrata.



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