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Texture2023. Mode e nuove tendenze pittoriche di Lobasso Nunzio in mostra al Residenze Romano a Foggia

La locandina (foto in allegato) ndr.

di Redazione

FOGGIA, 21 APR. (Com. St.) - Nel nuovissimo e ospitale “Residenze Romano”, a Foggia, in via Arpi, 68, nel cuore pullulante del caratteristico centro storico, dal 23 al 29 aprile 2023, il maestro d’arte Nunzio Lobasso, con "Texture2023",  esporrà le sue ultime nuove opere pittoriche.

L’esposizione è con Ingresso Libero, anticipato dal vernissage di domenica 23 aprile 2023, alle ore 18:30, cui saranno presenti l’artista Nunzio Lobasso, la prof.ssa Maddalena D’alonzo, docente di Storia dell’Arte al Liceo Artistico Perugini di Foggia, l’imprenditore Gianmichele Romano, titolare dell’omonimo Residenze che ospita la mostra, Vincenzo Baratta, curatore grafico e fotografo.

Una mostra, come definita dall’artista contemporaneo, prof. Dario Agrimi, che ha curato la presentazione e la critica, come “Nuove Tendenze”, accostando Lobasso al mondo della moda e del linguaggio visivo. «Come uno stilista, impegnato nella ricerca di un nuovo linguaggio che possa essere precursore di nuove mode e tendenze, Lobasso cambia pelle ai capolavori della storia dell’arte. Sveste e riveste le immagini che da secoli rappresentano il bello della pittura di sempre».

Opere policrome, che riprendono quadri di grandi artisti, riprodotte con lo stile della texture, elementi ripetuti più volte che, questo caso, formano il soggetto.

Nunzio Lobasso, così, come scrive il prof. Agrimi: «Dà una nuova identità attraverso un racconto grafico di sovrapposizione di segni e di ricerca maniacale della texture. Ciò che siamo abituati a vedere non sarà più lo stesso. È ciò che conosciamo bene, ma con un gusto diverso. Avrà un sapore che non ti aspetti. Osservando la sua opera è possibile riconoscere istantaneamente l’immagine nativa, ma è il dopo che induce a voli pindarici tra le pluralità cromatiche e segniche. Esaminando attentamente singolarmente ogni opera, è possibile individuare una nuova forma di alfabeto grafico, applicato ripetutamente individuando zone selezionate durante la fase progettuale. Dunque, un nuovo linguaggio, adoperato ad accomunare diverse opere di diversi artisti a un’unica cifra stilistica. L’artista veste i panni dell’alchimista, dello scienziato, cosciente del fatto che l’arte è l’unico luogo dove tutto è possibile e che sarebbe ingiusto porsi dei limiti in uno dei pochi posti dove non siano richiesti. Che le si guardi da lontano o le si guardi da vicino, le creazioni di Lobasso, portano tutte a una conclusione. “C’è da perderci la vista”».

Nunzio Lobasso “Maestro d’Arte” nasce a Foggia nel 1982, dove risiede ed opera attualmente. Ha iniziato il suo percorso professionale e artistico nel 1996 dall’Istituto d’Arte all’Accademia di Belle Arti a Foggia, che attualmente frequenta. Ha svolto numerose collettive, seminari artistici e anche qualche personale d’arte. Il tutto recensito da diversi critici d’arte Internazionali. Tra le ultime c’è “Texture”, inaugurata a Barlad, in Romania, nella suggestiva Galleria d’Arte N. N. Tonitza, riproposta a Foggia nell’iconica Creo Gallery, e presente in alcune collettive d'arte nelle città di Milano, Roma e Torre del Greco.



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