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BANCHE, AI GIOVANI CREDITO COL CONTAGOCCE. CON IL MUTUO ANCHE LA POLIZZA

di Redazione
ROMA - Lei col posto fisso, lui no. Due cuori senza capanna ma con figli, in cerca di un mutuo da centomila euro. Un viaggio segnato da amare sorprese e da leggi non rispettate. Con le banche che nove volte su dieci hanno detto alla falsa coppia di giovani sposi di non saper nulla dell’esistenza del Fondo di garanzia da 50 milioni di euro, voluto dal governo per far aprire le casseforti delle banche anche ai giovani che hanno redditi precari e nessun santo in paradiso. Gli istituti non si limitano a fare credito ai giovani con il contagocce e solo supergarantito, ma tengono anche alti i tassi non riducendo il loro guadagno e fanno la cresta sulle polizze. Questa la realtà sconfortante che emerge da un viaggio-inchiesta con telecamera nascosta effettuato da un associazione dei consumatori in 200 banche di tutto il Paese. Una delle pratiche scorrette più frequenti è la vendita di polizze abbinate ai mutui, di cui le banche sono beneficiarie perché, in caso di morte del contraente, la quota restante del mutuo sarebbe pagata dall’assicurazione. Operazione che costa non poco agli under 35. “Le banche rifilano le polizze vita su cui guadagnano anche se la legge lo vieta”, infatti, l’Istituto di vigilanza delle assicurazioni (Isvap) con un nuovo regolamento ha vietato alle banche di essere allo stesso tempo erogatrici di mutuo e beneficiarie delle polizze legate al mutuo. Questo regolamento nelle intenzioni doveva mettere fine a questa pratica scorretta di cui fa le spese il cliente che, per ottenere il mutuo, è di fatto costretto a sottoscrivere la polizza sponsorizzata dalla banca, sborsando fino all’80% in più rispetto agli altri prodotti disponibili sul mercato. Ma due mesi dopo la sua emanazione il nuovo regolamento sembra essere rimasto lettera morta in quasi tutt’Italia. La falsa coppia in cerca di soldi è andata in giro per 185 agenzie bancarie di 12 città a chiedere un mutuo di 100mila euro, durata 20 anni, e i risultati parlano chiaro: nel 68% dei casi è stata offerta loro una polizza incendio ed esplosione e nel 22% una polizza vita di cui la banca è beneficiaria. “Un chiaro conflitto di interessi e in barba alla legge. Questo significa per chi chiede il mutuo un aumento enorme del premio: in media circa 6.800 euro, con punte di 21.600 euro a Taranto e una media di 12.000 da Bologna a Milano per 100mila euro di mutuo. Di certo costi non giustificabili”, che ha messo in allerta l’Isvap facendo partire numerose ispezioni. E le brutte sorprese, le denunce dell’indagine non finiscono qui. A settembre per dare una mano ai giovani è sceso in campo il governo che ha stanziato 50 milioni di euro (www.diamoglifuturo.it/fondo-casa 2) affinché possano fare da fideiussione a un mutuo per l’acquisto della prima casa richiesto da giovani coppie sposate, conviventi e single under 35 purché con figli minori. Questi soldi sono stati stanziati come garanzia per i mutui erogati da banche che hanno stipulato apposite convenzioni in cui si impegnano a offrire il finanziamento con uno spread massimo dell’1,20% fino a 20 anni di durata, dell’1,50% oltre i 20 anni. In pratica, gli istituti di credito che aderiscono devono limitare almeno alla metà gli spread solitamente applicati, riducendo il loro guadagno a favore di tassi più accessibili. Pochi lo fanno. La coppia ha bussato alle porte di decine e decine di agenzie in otto città, spacciandosi per una coppia semiprecaria, lei col posto fisso lui no: quasi nove agenzie su dieci hanno ignorato il Fondo dicendo di non conoscerlo. Solo nove su 71 hanno fatto l’offerta di mutuo applicando lo spread previsto dal Fondo. di CATERINA PASOLINI spunti tratti da repubblica.it




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