Lavoro. Cgil, Cisl, Uil. Mobilitazioni ad oltranza
di Redazione
ROMA - "Faremo mobilitazioni a oltranza per far capire a questo governo regionale che così non si può andare avanti. Chiediamo un progetto per un nuovo modello di sviluppo che rimetta al centro il lavoro e la conoscenza e restituisca ai giovani la possibilità di lavorare in Sardegna, ma questa Regione sembra ignorare il dramma sociale vissuto da migliaia di famiglie". Il segretario generale della Cgil Enzo Costa, dice che da domani porteranno migliaia di lavoratori a protestare a Cagliari: dai cassintegrati al personale dei Centri servizi per il lavoro, dai dipendenti dell'Aias agli operai dell'Eurallumina di Portovesme. Una mobilitazione generale condivisa da tutti i sindacati confederali. "La Sardegna, dice invece il leader della Cisl Mario Medde - è sempre più povera e al limite della rivolta sociale. Ecco perché diventa indispensabile adottare nuove misure e strumenti in grado di attutire l'impatto della crisi, ma anche iniziative politiche e sociali utili a contrastare l'iniziativa del Governo nazionale e a stimolare la Regione sul versante delle politiche attive del lavoro e del sostegno alle imprese". Da qui un nuovo appello dei tre segretari generali Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca per una convocazione urgente del Consiglio regionale, aperto a tutte le forze politiche e sociali e agli enti locali.
ROMA - "Faremo mobilitazioni a oltranza per far capire a questo governo regionale che così non si può andare avanti. Chiediamo un progetto per un nuovo modello di sviluppo che rimetta al centro il lavoro e la conoscenza e restituisca ai giovani la possibilità di lavorare in Sardegna, ma questa Regione sembra ignorare il dramma sociale vissuto da migliaia di famiglie". Il segretario generale della Cgil Enzo Costa, dice che da domani porteranno migliaia di lavoratori a protestare a Cagliari: dai cassintegrati al personale dei Centri servizi per il lavoro, dai dipendenti dell'Aias agli operai dell'Eurallumina di Portovesme. Una mobilitazione generale condivisa da tutti i sindacati confederali. "La Sardegna, dice invece il leader della Cisl Mario Medde - è sempre più povera e al limite della rivolta sociale. Ecco perché diventa indispensabile adottare nuove misure e strumenti in grado di attutire l'impatto della crisi, ma anche iniziative politiche e sociali utili a contrastare l'iniziativa del Governo nazionale e a stimolare la Regione sul versante delle politiche attive del lavoro e del sostegno alle imprese". Da qui un nuovo appello dei tre segretari generali Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca per una convocazione urgente del Consiglio regionale, aperto a tutte le forze politiche e sociali e agli enti locali.
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