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PARTITI I SALDI MA LA CORSA E' AD OSTACOLI

M. Costa

di Massimo Costa

MILANO - Sono ripartiti i saldi estivi in tutte la maggiori città italiane sabato scorso; uniche eccezioni Basilicata e Molise, che avevano anticipato al 2 luglio. Secondo le stime di Confcommercio, le vendite a prezzi vantaggiosi - che si attesteranno sui 3,7 miliardi di euro, pari al 12% del fatturato annuo del settore moda- saranno purtroppo in calo rispetto allo stesso periodo del 2011. Anche per Milano, che dovrebbe da sola arrivare a 450 milioni di euro, la situazione si preannuncia negativa nei riguardi dello scorso anno. L'ufficio studi di Confcommercio fissa a 103 euro l'acquisto medio a persona, mentre il dato di Milano è superiore, 117 euro per l'esattezza. Non era certo ipotizzabile uno scenario diverso in un quadro economico-sociale che continua ad essere problematico, caratterizzato da un sentiment- vale a dire un clima di fiducia- ridotto ai minimi termini. In Lombardia, proprio per cercare di offrire una maggiore opportunità di azione promozionale, Confcommercio aveva ottenuto una deroga alla normativa sulle vendite speciali per consentire operazioni commerciali di ribasso dei prezzi anche nei 30 giorni precedenti la data dei saldi. Un rimedio, direi una boccata d'ossigeno per gli operatori, costretti a fare i conti con una crisi epocale e ancora lontana da una sua conclusione.




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