IMU: Parte ricorso giurisdizionale Anci su sovrastime IMU pubblicate dal MEF. Da lunedì 26 novembre disponibili le bozze di ricorso.
di Redazione
FOGGIA - Il
comitato direttivo di Anci Nazionale ha deliberato di sostenere ed affiancare i
Comuni che intendono procedere tramite ricorso giurisdizionale al TAR avverso i
valori IMU ed ICI pubblicati in data 15 ottobre 2012 dal Ministero dell'Economia
e delle Finanze.
Anci
Puglia nel corso della Assemblea nazionale di Bologna, aveva proposto azioni
nei confronti del MEF, avendo costatato da un monitoraggio sui comuni
pugliesi, enormi discrepanze tra le
previsioni del MEF ed il reale introito
dei comuni. Le previsioni sul gettito IMU di maggio e luglio 2012 risultavano
errate e molti sindaci allarmati, denunciavano situazioni di dissesto
finanziario irreversibile dei loro enti, dovute ai conseguenti pesanti tagli al
fondo sperimentale di riequilibrio (FSR).
A livello nazionale,
l'ammontare totale degli indebiti tagli di risorse al comparto dei comuni
derivanti dall'operazione IMU ammonta a circa 764 milioni, di cui 300 milioni
derivanti dalla inclusione del gettito degli immobili comunali nel gettito
obiettivo e 464 di sottovalutazione dell'ICI.
Anci
quindi coordinerà le azioni sul territorio e agirà ad adiuvandum nei ricorsi presentati dai Comuni o dalle Anci
regionali. Da lunedì 26 novembre renderà disponibile la bozza di ricorso, gli
elementi tecnici, giuridici e quantitativi per supportare le richieste che gli
Enti intendono sottoporre direttamente all'autorità giudiziaria.
“Già da tempo avevamo
segnalato gli errori nelle sovrastime IMU del MEF e le gravi ripercussioni in
termini di ulteriori tagli ai comuni. - ha
dichiarato il presidente Anci Puglia Luigi Perrone - È ora che il Governo dia
risposte chiare alle nostre richieste: l’intero gettito dell’IMU ai comuni, la
revisione del patto di stabilità per gli enti virtuosi e la non estensione del
patto ai comuni tra 1000 e 5000 abitanti. Da subito inoltre, serve la modifica
alla legge di stabilità che attendiamo in Senato. Chiediamo autonomia e responsabilità per svolgere pienamente il nostro
ruolo e far ripartire l’economia dei territori”.
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