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Shoah: Brunetta, "Gli italiani la pensano come Berlusconi"

di Redazione

ROMA, 28 Gen. (AGI) - Berlusconi ha detto su Mussolini quello che pensano molti italiani, ma l'ha fatto nel contesto sbagliato. Remato Brunetta interviene per diferndere il Cavaliere, sotto attacco dopo le dichiarazioni di ieri all'inaugurazione del memoriale della Shoah a Milano. E lo stesso Berlusconi assicura che le sue parole su Mussolini non sono state una gaffe n' un ragionamento elettorale. Monti: una battuta davvero infelice Il Cavaliere ribadisce: "le leggi razziali resteranno per sempre come un marchio di infamia per Mussolini, non si possono avanzare dubbi sulla mia posizione se non per imbastirvi sopra una speculazione elettorale. Mi rivolgo a tutti gli italiani di buon senso perche' e' evidente che questa polemica e' stata gonfiata a scopi elettorali". SONO IL MIGLIOR AMICO DI ISRAELE "Agli esponenti della sinistra che hanno montato ad arte questo caso vorrei chiedere: quali leader italiano, se non il sottoscritto, e' stato definito dal primo ministro israeliano in carica come l'amico migliore di Israele?" ha ricordato Berlusconi. BRUNETTA, PAROLE DI BUONSENSO NEL MOMENTO SBAGLIATO Per Brunetta quelle di Berlusconi su Mussolini sono "parole di buon senso", forse collocate "in un momento sbagliato, di estrema delicatezza, come la giornata della memoria". "Gli italiani, pur condannando il regime, riconoscono nella storia quello che e' stato e quindi anche si riconoscono, in parte, nelle parole di Berlusconi", ha aggiunto. Da parte dell'onorevole anche un attacco al centrosinistra. "Abbiamo un Presidente della Repubblica che a suo tempo ha giustificato le invasioni sovietiche, possiamo benissimo avere un ex premier che, in maniera corretta, dica esattamente cos'e' stata la dittatura di Mussolini, senza demonizzazioni, senza parole fuori contesto. Quando sinistra prendera' le distanze in maniera netta e precisa dal comunismo, sara' sempre un bel giorno", ha detto. "Il pensiero comune italiano e' quello espresso da Berlusconi, vale a dire che Mussolini e' un dittatore che ci ha portato in guerra e ha fatto le leggi italiani, che sono un abominio - ha concluso - Che pero' il regime fascista negli anni '20 abbia prodotto un welfare per le masse senza democrazia, di cui alcune cose, come l'Inps, durano ancora oggi, simile a quello prodotto in Unione sovietica, gli italiani lo sanno. Questo non puo' giustificare nulla di quella dittatura, pero' descrivere senza demonizazzioni e senza strumentalizzazioni e' possibile".



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