Bersani, Pdl-Lega sono al 24% "Collaboriamo con Monti"
di Redazione
BERLINO, 5 Feb. (AGI) - Pier Luigi Bersani ha rivendicato il sostegno a Mario Monti e alle sue riforme, e ha rinnovato la disponbilita' a collaborare dopo il voto. "Monti e' arrivato da solo, non e' che avesse una maggioranza parlamentare gliela abbiamo data noi, noi abbiamo voluto il professor Monti, noi abbiamo affrontato il popolo e quindi ci riteniamo assolutamente protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo", ha chiarito parlando a Berlino. "Adesso bisogna che guardiamo avanti e facciamo le elezioni e che ci siano forze politiche che prendano la responsabilita'", ha sottolineato, "il professor Monti ha costruito una sua forza politica, e' nella competizione, ci sono le schermaglie elettorali, ma ho sempre detto che sono prontissimo a una collaborazione con tutte le forze contrarie al berlusconismo e al leghismo, certamente anche con il professor Monti".
Schiaffi al Pdl e Berlusconi, "ricostruzione errata e operazione diseducativa verso gli italiani, presentare la situazione del 2011 come rosea", "polpetta avvelenata" parlare di restituire l'Imu, ma pochi complimenti anche per il centrosinistra "molto simile a quello guidato dal professor Prodi, che ha avuto problemi interni che poi l'hanno fatto disgregare". Mario Monti non usa troppi riguardi per i competitori elettorali e la giornata si avvia con un confronto ricco di punte. E da Berlino e' Pier Luigi Bersani a ribadire invece che "stabilita', rigore e completamento del mercato non sono sufficienti se non riparte una strategia di investimenti e di crescita su scala continentale". A colpi di interviste, ecco anche la replica di Silvio Berlusconi che liquida come "un'altra delle stupidaggini che abbiamo sentito da parecchio tempo, e soprattutto in questi giorni" l'accusa che la nuova fiammata dello spread sia colpa sua.
"I sondaggi, ufficiosi e non ancora ufficiali, di ieri sera ci mostrano vicini, e qualcuno addirittura in certe regioni ci da' alla pari, con la sinistra. Confidiamo che nelle prossime settimane, anche via via che il nostro impegno sull'Imu sara' conosciuto dagli italiani e sara' dimostrato che e' assolutamente credibile, saranno ancora di piu' i voti che si sposteranno a nostro favore", aggiunge. Ma a criticare la proposta sull'Imu arriva anche l'alleato Lega: "Non mi piacciono i condoni, non mi piacciono questi colpi di spugna", dice Roberto Maroni che aggiunge: "Su questo punto non esprimo un consenso a proposte di questo genere". Pdl e Lega faranno insieme il 24%. Ne e' sicuro Pier Luigi Bersani che oggi ha parlato a Berlino. "La destra esiste in tutto il mondo, una posizione che dice no alle tasse, no agli immigrati, no allo Stato c'e' in tutto il mondo. in altre parti del mondo questa destra e' temperata e moderata da una radice liberale. In Italia no. C'e' una destra che ha queste parole d'ordine ma che non ha dentro storicamente un concetto liberalmoderato", ha spiegato il segretario del Pd rispondendo a una domanda sulle parole di Silvio Berlusconi nei confronti di Benito Mussolini.
"Tuttavia stiamo parlando dalle rilevazioni di una forza che, sommando Berlusconi e la Lega fa attorno al 24%, stiamo parlando di questo. Non e' molto lontana da altre destre", ha assicurato, e Berlusconi "non credo che abbia guadagnato nei sondaggi, l'Italia e' antifascista anche se naturalmente non manca una percentuali di nostalgici". Mario Monti non gradisce che si dipinga un passato senza problemi "per dire che poi sarebbe arrivato un governo tecnico, chiamato non si sa bene da chi, che avrebbe fatto un disastro", di fronte a cio', spiega, "anche in una persona pacata la tendenza della voce a crescere e' quasi irrefrenabile". E allora, "vedo con preoccupazione - confida - il rialzo dello spread".
"Spero che convulsioni di promesse millenaristiche in campagna elettorale non rideterminino un colpo di coda della crisi", avverte Monti che demolisce cosi' la proposta choc di Berlusconi: "Temo che non ci sia spazio per la restituzione ai contribuenti di quanto pagato allo Stato per il 2012. Sembra una bella promessa ma si tratta, in realta', di una polpetta avvelenata, perche' poi avrebbe conseguenze come quelle che sta gia' determinando con le prime turbolenze nei mercati". Asciutto, Monti, dice solo "preferisco lasciare ad altri la valutazione" a chi gli chiede se un governo Bersani-Vendola sarebbe meno credibile di quello del quale lo stesso Professore rivendica appunto la credibilita' internazionale. Ma quando parla dell'attuale "polo della sinistra" arriva l'affondo: "E' molto simile a quello guidato dal Professor Prodi, che ha avuto problemi interni che poi l'hanno fatto disgregare".
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