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Politica. Economia: Il Presidente della Vigilanza Rai si è accorto che pagheremo di più?

Beppe Grillo e i 'Soliti Grillini'. (foto) ndr.
La solita idea del Governo: far pagare il canone con la bolletta della luce 


di Francesco Storace

ROMA, 26 AGO. - Toglietevi dalla testa un altro salasso di Stato. Nelle teste draculiane che governano la nostra economia, affiora un'idea - non nuova per la verità - che va respinta col massimo della forza. Siccome la Rai è indebitata perché il marchettificio costa, hanno avuto la bella pensata di lanciare lì la provocazione, che non si sa se resterà tale: mettiamo il canone Rai nella bolletta della luce, così cancelliamo l'evasione. Viene davvero voglia di imballare tutti i televisori che abbiamo nelle nostre case, metterli su un tir, recarsi a palazzo Chigi e rovesciarli di fronte alla sede del governo. Sono queste le proposte che fanno crescere l'indignazione popolare. E vorremmo davvero vedere finalmente insorgere il dormiente presidente della commissione di vigilanza Rai, il grillino Fico, che deve essersene tornato in vacanza dopo l'invocata e fugace seduta parlamentare della Camera di qualche giorno fa. È stato il viceministro allo sviluppo economico Catricalà ad azionare di nuovo l'arma letale della bolletta della luce, pur parlandone per ora solo come di ipotesi, "una delle varie forme allo studio" per combattere l'evasione: "forse non è la migliore in assoluto, ma è tra quelle che saranno più considerate". Al governo dovrebbero invece rendersi conto che il canone è una delle imposte più odiate e tentare di intascarla col sotterfugio della bolletta non farebbe che accrescere il tasso di impopolarità di questo deprimente esecutivo delle larghe intese e delle ingenti pretese. Basterebbe limitarsi a pretendere invece dalla Rai un servizio pubblico all'altezza dei soldi che riceve, e sono tanti. Purtroppo, è proprio Catricalà a offrire l'alibi alla concessionaria, quando afferma la necessità di chiedere un contratto di servizio "più trasparente", in cui sia "più evidente quale sia il servizio pubblico che i cittadini pagano col canone, per far capire che non è un pagamento ingiusto, ma di un servizio". Non lo si capirà mai, altro che storie, finché non vi deciderete a mettere all'asta, in vera concorrenza, la gestione del servizio pubblico. E poi è insostenibile la tesi in sé. Dagli schermi Rai non ci viene nulla che sia configurabile come “essenziale” al pari della corrente elettrica. Un sito internet ha raccontato gustosamente che "si può vivere decentemente, ci si può privare di Giletti e Vespa, ma non del riscaldamento! Si può tranquillamente scegliere di non guardare la TV, diventa più difficile farsi una doccia gelata in pieno inverno". Si accontenti il viceministro, e soprattutto si accontentino gli scialacquoni che dominano l'azienda, spesso sperperando centinaia di migliaia di euro per servizi sui quali chiederemo presto conto, a meno che non si decida a farlo Roberto Fico. Volete il canone? Fate sparire la pubblicità, non trasmettete programmi commerciali, fate uscire i partiti dai canali.Ma non lo faranno mai. E pretendono ancora soldi. Ma fateci il piacere...





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