Cucina. Orasara (Fg): 'Cibo e felicità' secondo Felice e Fabio
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Una immagine dell'evento di Orsara. (foto R.Lamparelli) ndr. |
di Paola Copertino
ORSARA (FG), 16 OTT. - Il rapporto tra cibo e felicità è il tema della diciottesima edizione dell’ appuntamento con la Daunia con il quale Peppe Zullo: chef ed imprenditore pugliese, ha riunito nella sua Orsara: giornalisti, intellettuali, produttori, ristoratori ed appassionati di enogastronomia per confrontarsi su temi inerenti il territorio, la sua promozione e l’ economia che gira intorno al settore. Nella due giorni si è riflettuto sul fatto che il cibo dovrebbe portare felicità, emozione sparita dalle nostre tavole. La tavola è sinonimo di convivialità, di condivisione di sentimenti mentre sempre più, la fretta fa’ da padrona o troppi si improvvisano critici gastronomici, snaturando quella che dovrebbe essere una esperienza oltre che culinaria, umana. Eppure, in Italia , non si è mai mangiato così bene come ora; abbiamo chef tecnicamente bravissimi e capaci di trasmettere emozioni e possediamo prodotti eccellenti promossi da giovani tornati alla terra d’ origine dopo aver studiato anche all’ estero e investito sulla promozione del territorio che sono competenti anche per quanto concerne il marketing e la comunicazione. Due esempi eccellenti e stellati con queste caratteristiche sono proprio i due chef molfettesi Fabio Pisani ( executive chef ristorante Aimo e Nadia Milano ) e Felice Lo Basso ( executive chef ristorante Alpenroyale Grand Holte Selva di Val Gardena) che hanno preso parte, insieme ai loro colleghi, tra gli altri era presente anche pietro Zito ( cuoco ristoratore Antichi Sapori di Andria),a questo appuntamento culturale – gastronomico di promozione della Puglia come patria di passione ed emozione. Il cuore, l’ amore per la loro Puglia, la valorizzazione dei prodotti eccellenti del territorio, insieme alla professionalità e creatività sono stati tutti portati nei due piatti da loro proposti. Fabio ha presentato un primo piatto: cicerchia con marasciuolo, lampascione, mosto cotto all’ olio extravergine d’ oliva, mentre Felice ha deliziato il palato degli ospiti con: borragine, patate e fichi, canederlo di ricotta, pane croccante ed erbe aromatiche. Entrambi quindi hanno utilizzato i prodotti del territorio, rinterpretandoli in chiave moderna e valorizzandoli con una presentazione impeccabile anche dal punto di vista scenografico, mixando gusti, sapori e colori, oltre che naturalmente le diverse corposità dei cibi. Dietro ogni singolo piatto c’ è un grande studio da tutti i punti di vista perché il cibo deve catturare la vista, solleticare il palato,trasmettere emozioni attraverso i profumi; quindi essere ricordato e legato ad un momento particolare della vita. Questo si intende per cibo e felicità; un incontro di emozioni che coinvolga tutti i sensi. La Puglia ha tutte le caratteristiche per sedurre e conquistare anche gli stranieri, che si innamorano della nostra cucina, dei nostri prodotti, dell’ ospitalità; sta a noi comunicatori promuoverla nel miglior modo possibile in modo tale che il turista si senta a casa sua come fa in maniera magistrale Beppe Zullo che accompagna i suoi ospiti personalmente nella sua tenuta e nel suo orto. I prodotti pugliesi hanno una forza persuasiva veramente invidiabile e possono far fare un balzo positivo all’ economia se ben veicolati, anche in questo momento di crisi. Mentre nella prima giornata lo sguardo era rivolto all’ Italia, nella seconda ci si è focalizzati sulla Puglia anche grazie a un testimonial d’ eccezione che ha cantato il cibo pugliese: Tony Santagata in veste di ambasciatore della nostra cucina e delle bellezze. Beppe Zullo ha costruito un esempio di promozione territoriale da diffondere e prendere come esempio, ma bisogna pensare anche a modelli che siano sostenibili economicamente. Si è poi parlato di cucina reale e viruale, visto il boom di format dedicati alla ristorazione che sta comunque risentendo della crisi. Il compito dello chef è quello di narrare, raccontare il territorio, generare felicità e far gustare i prodotti prima con la mente e poi con le papille gustative, sollecitando emozioni. La Puglia inoltre, visto il livello raggiunto, deve andare oltre, puntare all’ internazionalizzazione e agli scambi culturali. Il molfettese Pisani, fra i relatori del convegno, ha ribadito l’ importanza di recarsi all’ estero, per aprire la mente, di condividere emozioni a tavola oltre che proporre la cucina pugliese rivisitata, con abbinamenti sensati che valorizzino le nostre eccellenze. Si devono inoltre fornire informazioni sui prodotti utilizzati perché la cucina è anche cultura e storia. Condivisione è invece chiacchierare per ore con i colleghi, secondo lo chef stellato Pisani che, siccome a Milano ha una clientela per il 70% composta da stranieri, si fa promotore e portavoce dei prodotti pugliesi nel mondo, così come il suo collega Felice Lo Basso in partenza per Dubai dove sarà il testimonial della nostra cucina in un albergo super rinomato, conosciuto nel mondo. Quindi, quando gli stranieri non vanno a conoscere le nostre eccellenze dove lavorano i nostri chef, gli ambasciatori della cucina si recano in varie parti del mondo a proporre i nostri piatti invidiati da tutti. A proposito, anche lo chef Pisani, che possiamo vedere su Rai 2 nel programma di Caterina Balivo, dove propone i suoi appetitosi piatti, spiegando la provenienza degli ingredienti, è in partenza per Berlino per prendere parte ad un altro importante progetto di condivisione, come lui lo chiama, cioè scambio di esperienze e modi di cucinare, come già aveva fatto recandosi in Brasile. Per lo chef molfettese sono dei testimonial: i pomodori da appendere, il grano arso, la cicorietta selvatica; identificano un territorio. I viaggi all’ estero, ha continuato nel suo intervento, aprono la mente, insegnano un metodo di lavoro,danno l’ opportunità di creare dei piatti non dimenticando le proprie origini. Ci auguriamo che i due chef molfettesi girovaghi, fra un viaggio e l’ altro, riescano a far tappa a Molfetta, loro città natia, dove li aspettiamo quali ambasciatori della cucina pugliese nel mondo, per festeggiarli nella loro terra e far gustare le loro prelibatezze e creazioni. A presto, Felice e Fabio!
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