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Riforme: Napolitano incalza: fosse per me in 7 giorni

GIorgio NApolitano. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 30 OTT. - Il presidente della Repubblica torna a incalzare il Governo e il Parlamento sul tema delle riforme e glissa sugli attacchi lanciati ieri da Beppe Grillo in Senato. A Bari, dove partecipa a una tavola rotonda organizzata all'universita', risponde a un cittadino che gli chiede di dare un ultimatum di 30 giorni alla politica dicendo: "Fosse per me, gli darei sette giorni!". Ai cronisti che lo incalzano per un commento alle ultime uscite del leader di Cinquestelle, invece, replica secco: "Sono venuto qui per una riflessione sul Sud e sulla cultura. Ad altro non rispondo". Durante la visita alla Camera, dopo il blitz di ieri a palazzo Madama, oggi Grillo non ha lanciato nuovi strali al Quirinale, ma non ha risparmiato frecciate al premier Letta e al Parlamento. "Sono loro, questi signori, a creare l'instabilita'. E' il governo, e' Letta che va in televisione a dire balle", dice replicando al presidente del Consiglio. L'esecutivo, insiste il comico genovese, afferma che "c'e' un lumicino in fondo alla crisi, che c'e' la luce in fondo al tunnel. Ma sono tutte balle". Per Grillo "questo e' un paese tenuto in piedi da balle, siamo gia' sott'acqua. La tv e' una delle responsabili". Il Parlamento, invece, "non decide piu' nulla. Ormai e' una parola vuota. Noi - spiega parlando del suo Movimento - siamo qui per cambiare le cose sui progetti, come il reddito di cittadinanza. Invece tutte le proposte che facciamo, vengono affossate in commissione. Chiedete agli inservienti della Camera chi e' che lavora qui... Io vengo qui per tirargli su il morale". Per cambiare la situazione, spiega, "bisogna andare il prima possibile alle elezioni. Noi chiederemo agli italiani se si vogliono liberare, una volta per tutte, di questa classe politica" perche' "questi devono sparire, hanno distrutto l'Italia. Hanno creato il disastro. In 6 anni - sottolinea ancora - non sono riusciti a modificare la legge elettorale" e ora vogliono fare "il super Porcellum" per far fuori M5S. A proposito del voto sulla decadenza di Berlusconi ribadisce: "Siamo per il voto assolutamente palese. Noi facciamo quello che diciamo non siamo come loro, basta con questa pantomima. E' una vergogna" del voto segreto. L'ultima stoccata la riserva a Matteo Renzi: "Cosa penso di Renzi? Di Renzi non penso... Come si fa a pensare di Renzi".





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