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Teatro. Otto donne protagoniste di un giallo


Una immagine dello spettacolo. (foto P.C.) ndr.
Al Teatro Don Bosco

di Paola Copertino

BARI, 24 OTT. - Hanno calcato le tavole del palcoscenico da attrici consumate, pur essendo allieve, padroneggiando gli spazi e i tempi, scanditi da una insuperabile regia, calandosi nella parte e dando prova di aver acquisitole nozioni ricevute, facendole proprie. Stiamo parlando dello spettacolo teatrale “ Un mistero per otto donne”, liberamente tratto da “ Otto donne e un delitto”,andato in scena presso il Teatro Don Bosco di Molfetta, che anticipa il progetto dell’ Associazione Culturale Malalingua che prevede la dislocazione in sette diverse location cittadine di sette spettacoli, proprio per renderli fruibili a tutta la città e coinvolgere altre strutture. La rassegna del teatro diffuso prenderà il via a metà novembre e si protrarrà fino a giugno 2014 con spettacoli di vario genere: da quelli impegnati a quelli leggeri, da quelli gialli a quelli incentrati sul sociale con temi di attualità, dai classici a quelli innovativi, ce ne sarà per tutti i gusti. Le prestigiose compagnie che si esibiranno provengono da Arezzo, Bari, Modugno, Bologna, Milano e in più vi sarà uno spettacolo, in prima nazionale, realizzato interamente da Marianna De Pinto e Marco Grossi, dell’ Associazione Malalingua. Ma torniamo allo spettacolo “ Un mistero per otto donne”che ha letteralmente stregato il pubblico. Ad esibirsi le allieve del terzo anno di recitazione della scuola Malalingua: Anna Brattoli, Gabriella Caputi, Zaira de Candia, Elisabetta di Ciaula, Alessia Facchini, Titti Germinario, Rossana Ventura, Manuela Vista che magistralmente hanno interpretato dei ruoli complessi, indubbiamente non facili per delle studentesse, ma con una padronanza da professioniste. La regia è stata a cura di Marianna De Pinto che, con trepidazione, concentrazione e indubbio orgoglio, ha seguito passo, passo i dialoghi e tutti i passaggi delle battute registrate, calcolando tempi ed intensità vocale. La supervisione artistica è stata invece curata da Marco Grossi, mentre dei costumi e dell’ allestimento si è occupata la stessa associazione culturale-teatrale. E ora qualche cenno sulla trama che, come ogni giallo che si rispetti, non potrà essere svelata per quanto concerne la parte conclusiva, la risoluzione del mistero. Se no che gusto c’è. Otto donne e un mistero, una curiosa famiglia al femminile avvolta nel giallo che si consuma in una gelida giornata invernale. Sospetti, intrighi e colpi di scena per uno spettacolo dal ritmo serrato che ci conduce negli oscuri meandri dei rapporti familiari e delle dinamiche di relazione tra donne. Confronti generazionali, tradimenti e gelosie, il tutto smascherato attraverso un gioco delle parti in cui la verità è opinabile e le regole del gioco cambiano continuamente. Le otto giovani attrici, allieve della scuola di recitazione Malalingua sono state alle prese con un testo complesso e con una missione: smascherare il colpevole; entrambi gli obiettivi sono stati centrati in pieno. Lo spettacolo scorre veloce, incalzante, con continui colpi di scena e ribaltamenti della prospettiva. Gli spettatori si sono lasciati coinvolgere, quasi in un gioco di squadra, ognuno ha preso le parti di una delle protagoniste, immedesimandosi nel ruolo. Le giovani attrici hanno sempre dominato la scena con una magistrale interpretazione; molto curata la dizione, la scenografia, i tempi teatrali e la descrizione dei caratteri delle otto interpreti, con pregi e difetti. Uno spettacolo sicuramente da riproporre e che ha messo in luce le qualità artistiche delle giovani promesse del teatro. Complimenti all’ Associazione Malalingua, capace di proporre sempre rappresentazioni interessanti, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello scenico.





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