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Letta blinda Cancellieri e al Pd 'Voto di sfiducia è atto politico'

Cancellieri e Letta. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 19 NOV. (AGI) - A fianco di Annamaria Cancellieri scende Enrico Letta, mentre il Pd e' riunito per decidere la linea politica da tenere sul caso del Guardasigilli. "Se siamo arrivati qui a questo punto, con domani un voto di sfiducia, vuol dire che questo e' un passaggio politico a tutto tondo - ha dichiarato il presidente del Consiglio, rivolgendosi al gruppo Pd -. Un voto di sfiducia e' una sfiducia al governo. "Una sfiducia presentata peraltro con argomenti aggressivi e marcati. La campagna dei 5 Stelle piu' e' aggressiva piu' e' deludente sui territori sul piano dei voti". Sulla mozione di sfiducia "sono qui a chiedervi di considerarla per quello che e': un atto politico" - ha proseguito Letta -. "La risposta deve essere un atto politico: un rifiuto". "So che ci sono differenze, ma questo e' un passaggio politico e mi appello al senso di responsabilita' collettiva". "La nostra unita' e' l'unico punto di tenuta del sistema politico italiano", ha avvertito il premier. Chi ha sentito al telefono la Cancellieri la descrive stanca, irritata per le continue accuse nei suoi confronti, ma anche determinata a tenere fermo il punto e a presentarsi domani in Aula con un discorso per convincere critici e diffidenti. Annamaria Cancellieri, spiegano fonti ben informate, attendera' a casa l'esito dell'assemblea del Pd, confortata dalla decisione di Enrico Letta di partecipare alla riunione del gruppo. Per lei pomeriggio di tensione, con Matteo Renzi che e' tornato ad attaccarla per chiederne le dimissioni, anche in mancanza di un avviso di garanzia. Ma il presidente del Consiglio chiedera' al suo partito di attenersi ai fatti, magari sara' lui - spiega un parlamentare lettiano - a chiedere nei prossimi giorni un passo indietro del Guardasigilli, ma soltanto qualora dovessero emergere novita' dalle procure. Per ora, pero', la posizione del Capo dell'esecutivo non e' cambiata affatto, visto che - questa la linea - non sono emerse colpevolezze del responsabile di via Arenula tali da chiederne le dimissioni. Anche perche' - sottolineano le stesse fonti parlamentari - in un momento cosi' critico per il Paese si metterebbe a rischio tutto il lavoro portato avanti fino ad oggi. Da giorni l'obiettivo del premier e' quello di non caricare il voto, di non darne una connotazione politica, legata all'esecutivo. Ma il presidente del Consiglio ha intenzione in ogni caso di mettere al riparo il governo e - osserva ancora un deputato vicino al premier - chiedere al Pd di fidarsi di lui. I renziani pero' sono sul piede di guerra e hanno pronto un ordine del giorno da sottoporre al voto dell'assemblea. "Letta - spiega un deputato renziano - dovra' capire che ora la musica e' cambiata, che ci sara' un segretario che non e' piu' disposto a tergiversare". Si aspetta ora la discussione nel merito. "Siamo sempre sulla graticola", ammette un ministro. I l ministro della Giustizia intanto oggi ha piu' volte ritoccato l'intervento che fara' domani in Aula. Non compare la parola dimissioni, ma qualora stasera dovessero emergere ancora forti resistenze nel Partito democratico, Annamaria Cancellieri - sottolinea un membro del governo - potrebbe trarne le conseguenze domattina. Del resto lo stesso Guardasigilli ha piu' volte detto di non voler alcun 'dimezzamento' dei suoi poteri.





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