Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Bari. Maria Maugeri: “Infelice il paragone tra Bari e la Cina. Non c’è alcuna emergenza smog”

L'ingresso del Comune di Bari. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 20 DIC. - In merito all’articolo pubblicato questa mattina su Repubblica Bari “SOS smog, vigili con la maschera” a firma di Francesco Petruzzelli, l’assessore all’Ambiente maria Maugeri precisa quanto segue: “Sono quasi dieci anni che il sistema di monitoraggio regionale continua a segnare un costante e progressivo miglioramento della qualità dell’aria della città di Bari. Dati alla mano, e per amore di verità, va detto che nel 2013, per il terzo anno consecutivo, Bari non arriverà neanche a sfiorare i 35 superamenti nelle concentrazioni di polveri sottili (Pm10) oltre i quali scattano per legge le misure di salvaguardia a tutela della salute. E questo a coronamento di un percorso avviato nel 2004 dopo che invece, tra il 2001 e il 2002 (all’epoca della precedente amministrazione), la nostra città è finita addirittura nella classifica delle 10 città più inquinate d’Italia con oltre 100 superamenti annui delle soglie consentite nelle concentrazioni di Pm10. Tutto è facilmente riscontrabile perché pubblicato sul sito web del Comune di Bari che riporta a quello, aggiornato quotidianamente, dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell’ambiente (Arpa) Puglia, cui il sistema di monitoraggio fa carico. Si stanno evidentemente raccogliendo i frutti di una politica di sostenibilità avviata dall’amministrazione comunale con il piano per la qualità dell’aria realizzato in collaborazione tra gli assessorati all’Ambiente e quello alla Mobilità nei primi mesi del 2005. Così, mentre giungono notizie di Comuni medi e grandi costretti ancora oggi ad adottare misure spot come la parziale chiusura dei centri urbani al traffico o la circolazione dei veicoli a targhe alterne, Bari può “respirare”. Per tutti questi motivi appare quantomeno improprio l’accostamento di Bari a realtà “apocalittiche” dove lo smog raggiunge concentrazioni fino a 100 o 200 volte superiori ai limiti di legge consentiti in Italia. Al contrario andrebbe sottolineata l’attenzione con la quale l’amministrazione ha affrontato il problema contingente dell’aumento dei flussi di traffico nella zona di via Crispi via Tommaso Fiore, in presenza del cantiere per la realizzazione del cavalcavia che completa l’asse viario Nord-Sud. Intanto abbiamo chiesto all’Arpa di verificare se ritiene di dover effettuare, in quella zona della città, ulteriori approfondimenti sulla concentrazione di emissioni da veicoli a motore al fine di riscontrare qualsiasi possibile anomalia e quindi intervenire tempestivamente con misure adeguate a tutela della salute. Laddove ovviamente ce ne fosse bisogno. Quanto alle mascherine protettive delle prime vie respiratorie in uso agli agenti di polizia municipale, costituiscono un presidio di estrema cautela e non certo di contrasto a un’emergenza inquinamento in essere. L’emergenza, infatti, non c’è affatto. Tanto meno la si può associare, in maniera alquanto spregiudicata, alla vera e propria tragedia ambientale che si sta vivendo in Cina. A giusta ragione si rimprovera spesso agli enti pubblici di non azionare con la necessaria decisione la leva della prevenzione. E’ singolare che proprio un’azione finalizzata a prevenire i rischi per la salute, prima e a prescindere dalla loro verificazione, venga invece raccontata per quello che non è. Davvero la Cina - e per fortuna, in termini di qualità dell’aria - è molto lontana da Bari”.





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento