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Estero. La Crimea vota l'unione a Mosca Usa e Ue: "referendum illegale"

I referendum in Ucraina. (foto Agi) ndr.

di Redazione

BRUXELLES, 16 MAR. (AGI) - Il referendum sulla secessione della Crimea dall'Ucraina e' "illegale, non riconosceremo i risultati" e "domani decideremo sanzioni" contro la Russia. E' quanto affermano il presidente della Commissione europea Manuel Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in una dichiarazione congiunta. Stessa posizione degli Stati Uniti, che con il segretario di Stato John Kerry ha ribadito che il referendum sulla secessione e' "illegale" e che gli Usa "non riconosceranno il risultato". Poco prima, era stato il presidente russo, Vladimir Putin, a sostenere il contrario: "Mosca rispettera' la scelta degli abitanti della Crimea. Il referendum sulla secessione della Crimea dall'Ucraina e' "legale", ha ribadito Putin in una conversazione telefonica con Angela Merkel. Nel corso del colloquio, il capo del Cremlino ha espresso "preoccupazione per le tensioni create nelle regioni meridionali e sud-orientali ucraine da gruppi radicali, con il consenso delle autorita' di Kiev". Intanto l'affluenza alle urne ha raggiunto la percentuale del 44,7%. Il dato, relativo alla prima meta' della giornata, e' stato riferito da Mikhail Malyshev, capo della Commissione del Consiglio supremo, che sovrintende l'organizzazione e lo svolgimento del voto. Il 43% ha votato nella citta' di Armyansk, il 45% a Dzhankoi, e il 64.35% a Kerch, la terza citta' piu' grande della penisola. La meta' dei residenti ha votato a Feodosia mentre ha Yalta si e' recato alle urne il 40% della popolazione "Tregua" in Crimea tra Mosca e Kiev fino al 21 marzo. I due Paesi hanno siglato l'accordo per una tregua che mettera' al riparo le infrastrutture militari di Kiev da eventuali attacchi russi. "Un accordo e' stato raggiunto conm la Flotta russa nel Mar nero (che ha base a Sebastopoli, in Crimea, ndr) e con il ministero della Difesa russo", ha detto il ministro. "Nessuna misura sara' presa fino al 21 marzo", ha continuato conversando con i giornalisti, "contro le installazioni militari in questo periodo. In ogni caso stiamo inviando nuove unita' nei nostri siti militari". Intanto il ministro della Difesa ucraino, Ihor Tenyukh ha denunciato che i soldati russi presenti in crimea sono ormai a 22.000. Tenyukh ha spiegato che e' stato in questo modo violato il limite di 12.500 soldati previsto dall'accordo che consente a Mosca di avere una base per la propria flotta a Sebastopoli, su Mar Nero. Si tratta, ha sottolineato il ministro, di "una brutale violazione degli accordi e della prova che la Russia ha illegalmente fatto entrare truppe nel territorio della Crimea". "Siamo di fronte a un aumento delle unita' russe", ha detto ancora Tenyukh, "e le forze armate ucraine stanno prendendo misure appropriate lungo i confini a sud". Soldati e mezzi blindati ucraini si stanno spostando verso in confini con la Russia. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass, citando l'emittente ucraina '24' che ha mostrato le immagini di un treno che trasporta blindati. Residenti hanno riferito che il treno e' arrivato sabato alla stazione Kondrashevskaya Novaya, a 10 chilometri da Lugansk.





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