Bari. Amministrazione Pubblica: Bari... Aspettami!
La stazione ferroviaria di Bari. (foto) ndr. |
di Domenico Durante
BARI, 21 MAG. - Nel numero scorso abbiamo fatto cenno al Rapimento delle ossa di San Nicola con il loro trasporto nella città di Bari. Questo in modo figurativo; ben altre sono le ragioni storiche ambientale che quel momento avrebbe rappresentato per una intera comunità . Bari da piccola e sperduta città marinara si portò ai livelli storici tanto da poter individuare con estrema facilità stessi momenti. Questi storicamente parlando possono così essere suddivisi. 1. Rapimento dalle ossa di San Nicola. 2. Formazione de nuovo borgo con Gioacchino Murat. 3. Fondazione della banca popolare di Bari. 4. Fondazione della fiera del Levante con Arraldo di Crollalanza. Ognuno di questi elementi è di per sé sufficiente ed atto a fornire un proprio capitolo di storia vissuta all'intera cittadinanza. Se tutto questo lo si rapporta al futuro che grandi pensatori come Victor Fiore, Franco Sorrentino, hanno cercato disperatamente di poter mettere un punto fermo nella storia e poter proseguire, si sono incontrati difronte a realta' economico sociali di difficile soluzione. Oggi il tentativo di riprendere laddove la storia ha interrotto il suo iter non dovrebbe scoraggiare nessuno in modo tale che ognuno rioccupi il posto storico che le compete. Non È stato difficile poco conto quindi riassumere con coraggio una posizione e di tornare al problema che da 20 anni non trova ancora un suo assetto: Bari stazione di testa, postazione di transito. È questo il dilemma con cui bisognerà fare i conti specie se tre urbanisti di fama internazionale chiamati in conferenza presso il Castello svevo ebbero a dichiarare senza alcuna esitazione unanimemente il nemico e' la ferrovia!
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