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Bisceglie (Bat). Assaltano un bar tenendo l’esercente sotto tiro. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Una 'gazzella' dei cc. di Bisceglie. (foto cc.) ndr.
I cc. arrestano 2 maggiorenni e identificano 2 baby rapinatori

di Redazione

BISCEGLIE (BT), 3 GIU. - Sono stati tutti identificati, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’esercizio pubblico ed ai loro profili “facebook”, i quattro giovanissimi componenti della banda che, pistola in pugno, tenendo l’esercente sotto tiro hanno rapinato 3700 euro in un bar di Bisceglie. Si tratta di un 19enne, di un 21enne e di due minori del luogo che dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina in concorso, detenzione e porto illegale di armi e di furto di autovettura. I primi due sono finiti in manette in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Trani suchiesta della locale Procura della Repubblica, mentre i complici sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bari. I reati contestati si riferiscono alla rapina avvenuta lo scorso 19 marzo ai danni del “Bar Sant’Andrea” di Bisceglie. In piena notte, dopo un “sopralluogo” fatto da due della banda finalizzato a verificare che nell’esercizio non ci fossero avventori e per lasciare la porta di ingresso aperta, due complici incappucciati hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale e, in pochi secondi, tenendo il gestore sotto tiro con una pistola, lo hanno costretto a consegnare il denaro contenuto nella cassa, fuggendo via a bordo di una Fiat Stilo. Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri hanno consentito, già dopo poche ore, di rinvenire l’autovettura utilizzata dai malviventi, da loro stessi rubata a Bisceglie la sera precedente la rapina, e, di seguito, ricostruire, attraverso le dichiarazioni di testimoni, l’analisi delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza in dotazione al locale e le “amicizie” strette attraverso “facebook”, l’esatta dinamica dell’azione criminosa, che nascondeva alcuni retroscena. Le indagini hanno consentito di appurare che, qualche minuto prima dell’irruzione, uno degli arrestati, il 21enne, con la scusa di consumare una bevanda, entra nel bar, per verificare se la porta d’ingresso fosse chiusa, come di solito avveniva a quell’ora, dato che il titolare, proprio per ragioni di sicurezza, l’apriva all’occorrenza mediante un telecomando. Messo a punto il piano, un complice 16enne, anch’egli fingendosi cliente, entra in azione con il compito di lasciare la porta aperta e dare quindi la possibilità ai complici incappucciati, di 19 e 17 anni, di fare il resto, continuando, indifferente, a sorseggiare un caffè al banco. Tratti in arresto i due sono stati associati in regime di arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni con l’applicazione del braccialetto elettronico.


 

MONOPOLI (BA): CONTRASTO AI REATI PREDATORI. 6 LE DENUNCE E REFURTIVA RECUPERATA

Si è concluso con 6 denunce, un furto in una scuola e un furto di bicicletta scoperti nonché il recupero di tutta la refurtiva un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori disposto dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli. In particolare a: - Castellana Grotte i militari sono riusciti ad identificare e deferire all’A.G. per furto aggravato due minori del luogo, un 17enne ed un 15enne, ritenuti responsabili di aver commesso un furto in una scuola media del luogo. In tarda serata i due, dopo aver danneggiato la porta di ingresso, si sarebbero introdotti nell’Istituto Scolastico danneggiando suppellettili in numerose classi e rubando una chitarra, una stampante ed un pc per un valore complessivo di circa 2mila euro. La perquisizione eseguita all’interno delle loro abitazioni ha consentito di rinvenire e recuperare la refurtiva che è stata restituita alla scuola; - Conversano i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato sempre per furto aggravato un 54enne di Polignano a Mare ed un 30enne del luogo ritenuti responsabili di aver rubato una bicicletta ai danni di una 25enne del posto. Il mezzo rinvenuto a seguito di perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione del 30enne, è stato restituito all’avente diritto; - Polignano a Mare infine, un 38enne ed un 17enne del luogo, sono stati denunciati all’A.G. poiché sorpresi in ore notturne lungo la sp 120 a bordo di una utilitaria con numerosi arnesi da scasso sottoposti a sequestro. 

PUTIGNANO (BA): COLPISCE ALLA TESTA IL SOCIO IN AFFARI CON UNA STECCA DA BILIARDO. ARRESTATO DAI CC. 

Un iniziale diverbio sulla gestione di un’attività commerciale si trasforma in una vera e propria aggressione. E’ accaduto a Putignano all’interno di una sala giochi, dove il un 56enne, già noto alle Forze dell’Ordine, durante un acceso diverbio scaturito verosimilmente per disaccordi sulla gestione comune di un negozio di abbigliamento, ha impugnato una stecca da biliardo colpendo violentemente al capo il socio 45enne. Il malcapitato, trasportato d’urgenza dal “118” presso il locale Ospedale, è stato ricoverato in osservazione per un Trauma cranico con ferita lacero contusa. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno identificato e rintracciato l’aggressore, ricostruendo la dinamica e sottoponendo a sequestro la stecca da biliardo. L’uomo, tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali aggravate, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, dopo essere stato giudicato con rito direttissimo e condannato a 3 mesi e giorni 10 di reclusione, è stato rimesso in libertà con pena sospesa. 

ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA): SENZA ASSICURAZIONE AGGREDISCE I CARABINIERI CHE GLI SEQUESTRANO L’AUTO. ARRESTATO 

Un 38enne barese è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti con l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale. In ore notturne i militari, lungo la S.P.83 Acquaviva-Adelfia hanno intimato l’alto ad un 38enne alla guida di un Audi A3 risultata priva di copertura assicurativa. Dovendo procedere al sequestro amministrativo del mezzo il giovane è andato su tutte le furie dapprima inveendo contro i militari e successivamente strattonandoli tanto da provocare lo strappo della giacca indossata da uno degli operanti. Bloccato e tratto in arresto l’uomo, giudicato con rito direttissimo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato condannato a 4 mesi e rimesso in libertà con sospensione della pena. 

TRANI (BT): CONTROLLI DEI CARABINIERI. 6 ARRESTI, UNA DENUNCIA E REFURTIVA RECUPERATA 

Si è concluso con sei arresti, una denuncia, e due furti di rame sventati un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato nelle ultime ore dai Carabinieri della Compagnia di Trani finalizzato a prevenire e reprimere la commissione dei reati contro il patrimonio e dello spaccio di droga. In particolare: - a Ruvo di Puglia, un 33enne del luogo, noto alle Forze dell’Ordine, è stato sorpreso in pieno giorno da una “gazzella” della locale Stazione in contrada Pantano mentre era intento a rubare cavi in rame da una cabina dell’Enel. I Carabinieri, in servizio di prevenzione dei reati contro il patrimonio nelle campagne prossime al centro abitato, hanno notato l’armadio metallico insolitamente aperto e i cavi elettrici in esso contenuti, peraltro funzionali all’alimentazione dell'impianto comunale di depurazione delle acque pluviali, appena tranciati. Insospettiti, hanno ispezionato l’area circostante scoprendo l’uomo nascosto nell’erba con gli arnesi “da lavoro” ancora tra le mani. Colto di sorpresa e senza fornire una plausibile giustificazione circa le sue condotte, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato furto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, collocato ai domiciliari; - è finita invece nel carcere di Trani la trasferta di tre romeni, di 23 e 27 anni, residenti ad Andria, che in orario serale sono stati sorpresi, sempre a Ruvo di Puglia sulla S.P. 231, mentre, a bordo di due ciclomotori, stavano rientrando a casa, dopo aver fatto razzia di materiale metallico in un opificio dismesso ubicato a Terlizzi. Due borsoni contenenti 60 kilogrammi di cavi, tubi, maniglie in rame, ferro e ottone sono stati recuperati dai militari con la collaborazione di personale del locale istituto di vigilanza “La metronotte”, e restituiti al legittimo proprietario. I mezzi e numerosi arnesi da scasso sono stati sequestrati; - a Corato i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un provvedimento di aggravamento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Trani, a carico di un 37enne del luogo per violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, cui l’uomo era sottoposto, dopo essere stato incriminato per un furto in abitazione. Lo stesso sebbene obbligato a permanere in casa dalle 19 alle 7, era stato più volte sorpreso in quegli orari in giro per la città. IL 37enne è stato collocato ai domiciliari; - a Bisceglie un pregiudicato 33enne del luogo è stato arrestato con l’accusa di evasione in una vicenda alquanto insolita. L’uomo, spontaneamente si è presentato alla locale Tenenza dell’Arma, dove con stupore dei militari, ha manifestato l’intenzione di voler lasciare, per problemi di convivenza con i familiari, l’abitazione ove era ristretto, e proseguire la misura di custodia in carcere; - a Trani, infine, due studenti di 16 e 17 anni, sono stati sorpresi nei pressi della zona portuale con 6 grammi di marijuana, suddivisa in bustine di cellophane. Il primo è stato segnalato alla Prefettura di Barletta quale assuntore di droga mentre per il secondo è scattata una denuncia alla locale Procura della Repubblica per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. 


Le slot sequestrate. (foto cc.) ndr.
BARI: I CARABINIERI ISPEZIONANO 136 SALE GIOCHI E CENTRI SCOMMESSE A TUTELA DEI MINORI 

Sale giochi, centri scommesse e sale slot passati al setaccio negli ultimi tre giorni dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, che nell’occasione hanno operato con personale specializzato dei Monopoli di Stato. Il bilancio finale di una serie di controlli che hanno interessato Bari e provincia, ma anche numerose attività della BAT. 136 attività commerciali ispezionate, due denunce in stato di libertà, 14 violazioni penali e amministrative rilevate e due c.d. “totem” sequestrati a Bari città, (terminali da gioco collegati a internet su siti esteri). L’attività, espletata in tutto il territorio del Comando Provinciale di Bari, rientra in un più ampio progetto finalizzato a contrastare il riciclaggio di denaro “sporco” da parte dei clan, alla verifica del rispetto delle norme poste a tutela dei minori e del possesso dei titoli autorizzativi per gli apparecchi elettronici da intrattenimento con vincita in denaro. A finire nei guai sono stati i proprietari di due sale giochi, una a Bari ed una a Barletta, rispettivamente di anni 32 e di 49 che dovranno rispondere di esercizio abusivo dell’attività di giuoco o di scommessa. I Carabinieri hanno rinvenuto all’interno del primo locale due apparecchi elettronici per il gioco a distanza, detti “totem”, non collegati con la rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato bensì con siti esteri di gioco in violazione della vigente normativa nel settore. Nell’altra sala giochi invece il gestore aveva consentito l’utilizzo degli apparecchi con vincita in denaro a minori di anni 18 in violazione dell’art. 110 del Testo Unico sulle leggi di Pubblica Sicurezza. Per l’uomo è stata avanzata richiesta di applicazione della sospensione della licenza. Tra le principali violazioni amministrative rilevate dai Carabinieri ci sono due riguardanti la mancata apposizione sull’apparecchio del nulla osta alla messa in esercizio, una per la mancanza del nulla osta poiché mai rilasciato, una per installazione di apparecchi da intrattenimento senza licenza ed una per violazioni delle prescrizioni di cui alla tabella dei giochi proibiti in esercizi muniti di licenza. I controlli hanno poi interessato anche altre sale giochi distribuite sul territorio, dove tuttavia non sono state rilevate irregolarità. L’attività repressiva dei militari dell’Arma è effettuata con degli interventi periodici e mirati al fenomeno in questione, e che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari ha da tempo disposto attraverso tutti i Comandi dipendenti sul territorio barese. Il servizio mira anche a dare una risposta all’allarme crescente, determinato dalla diffusione e dalle conseguenze negative dei “videopoker” per le famiglie, che sempre più spesso, si rivolgono ai Carabinieri per chiedere aiuto ed evitare che i loro congiunti spendano diverse somme di denaro depauperando veri e propri patrimoni. Si tratta spesso di persone deboli, giovani o adulti, che s’illudono di ottenere in questo modo facili guadagni. Si tratta di un “business” particolarmente appetibile per la criminalità organizzata in relazione alla gestione degli introiti in denaro di entità ragguardevoli e al riciclaggio di denaro “sporco”. Al riguardo i Carabinieri di Bari qualche mese fa hanno eseguito, nel capoluogo pugliese, un sequestro beni pari a 50milioni di euro a carico di un 59enne ritenuto contiguo al clan “Mercante”. Tra i beni sequestrati centinai di slot machine e 6 società di gestione e commercio del settore del gioco d’azzardo.







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