Trani. Depuratore della città - Sequestrata la condotta sottomarina progettata per lo scarico dei reflui
Il sequestro dell'impianto a Trani. (foto) ndr. |
di Redazione
TRANI (BT), 17 LUG. - In esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Trani (Dott. Antonio SAVASTA), i militari del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia costiera di Bari hanno sottoposto a sequestro probatorio la condotta sottomarina progettata per l’allontanamento dalla costa delle acque reflue urbane trattate dall’impianto di depurazione cittadino, ovvero di un’opera finanziata con fondi pubblici e preordinata a garantire un maggiore livello di tutela delle esigenze di igiene e sanità pubblica. Le operazioni si sono concluse nella giornata del 16 c.m.
Le investigazioni, avviate circa un anno fa e condotte da personale specializzato della Guardia costiera sotto il costante coordinamento della Procura tranese, hanno consentito di appurare e documentare, anche attraverso rilievi in situ eseguiti dal 1° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia costiera, il mancato completamento della condotta da parte della ditta appaltatrice dei lavori e dell’amministrazione comunale, nonostante formali inviti a provvedere formulati dalla Regione e dalla commissione di collaudo. In particolare, si è avuto modo di riscontrare l’inesistenza dell’ allacciamento tra la condotta sottomarina e l’impianto di depurazione.
Risultano indagati, al momento, due ex dirigenti del Comune di Trani.
L’opera in sequestro è stata affidata in custodia giudiziale al dirigente pro-tempore dell’ufficio tecnico comunale.
Le indagini odierne, per le quali non sono da escludere (in esito ad ulteriori verifiche anche di carattere tecnico) ulteriori sviluppi, si inseriscono nel contesto di una più ampia attività di accertamento di reati ambientali, da tempo promossa dalla Procura della Repubblica di Trani a tutela dell’ecosistema marino e costiero.
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