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Spinazzola (Ba). Coltivava 119 piante di marijuana nel suo terreno protetto da sistema di videosorveglianza. Arrestato dai carabinieri insospettabile imbianchino [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

La maijuana sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 14 OTT. - Coltivava due piantagioni “fai da te” di marijuana in un terreno di sua proprietà protetto da un impianto di videosorveglianza munito di visore notturno. È la scoperta fatta a Spinazzola dai Carabinieri della locale Stazione che hanno arrestato un insospettabile imbianchino 39enne del luogo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di predisposti servizi antidroga, si sono insospettiti nel notare strani movimenti lungo le stradine che costeggiano un’area boschiva in contrada “Pilone”. Un controllo approfondito ha permesso ai carabinieri di rinvenire in un terreno accuratamente recintato, di proprietà del 39enne, 119 piante di marijuana di altezza variabile tra i 70 ed i 180 cm alimentate da un potente impianto di irrigazione dotato di due motopompe e con un impianto di videosorveglianza adibito anche a riprese notturne. Non c’è voluto molto poi a risalire al “proprietario” della coltivazione trovato in possesso, al termine di una perquisizione domiciliare, di ulteriori 51 grammi di marijuana, 5 bilancini di precisione, materiale per il taglio e confezionamento della sostanza, una videocamera di sorveglianza, tre confezioni di microspie oltre a diverse micromemorie sd contenenti immagini dell’illecita attività svolta dall’uomo. Le piante per un peso complessivo di 150 kg (circa 6mila dosi che avrebbero fruttato 60mila euro) sono state estirpate e sottoposte a sequestro. Tratto in arresto l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale. 

ANDRIA (BT): GUERRA TRA CLAN. ESPLOSERO 32 COLPI DI MITRA NEL CENTRO CITTADINO. DUE ARRESTI PER TENTATO OMICIDIO 

I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal G.i.p. del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due pluripregiudicati di Andria responsabili di tentato omicidio, detenzione abusiva di armi e munizioni, ricettazione, danneggiamento a seguito di incendio, tutti reati commessi con l’aggravante di tipo mafioso. Si tratta del 43/enne Nicolamarino Francesco, detto “ciciridd”, e del 39/enne Sgaramella Nicola, detto “zingrid”, entrambi appartenenti al clan mafioso “PASTORE-LAPENNA” radicato nella cittadina del nord barese. Il tentato omicidio sul quale sono riusciti a fare luce carabinieri e Autorità giudiziaria, si inserisce un una cruenta guerra tra clan che ha minato la tranquillità della citta di Andria tra il 1998 e il 2007. A fronteggiarsi due potenti clan mafiosi locali, i “PESCE-PISTILLO” da un lato e i “PASTORE-LAPENNA” dall’altro, sullo sfondo il controllo del traffico di stupefacenti che in Andria trova un importante centro di smistamento per tutta la regione. Siamo nel pomeriggio del 29 agosto del 2007, sono le 15:40, quando due soggetti, identificati in NICOLAMARINO e SGARAMELLA, a bordo di una potente Audi A/8 rubata, raggiungono la centralissima piazza Murri di Andria, e, mentre il primo attende in macchina, il secondo esplode un intero caricatore (ben 32 colpi) di mitra contro Pietro Dell’Endice, pregiudicato del luogo, all’epoca dei fatti 24/enne. Tenta di fuggire ma viene ripetutamente colpito al torace e agli arti, il killer si avvicina va per sparargli un colpo di grazia alla testa, ma si accorge di aver finito le munizioni. Si accanisce sul corpo ferito di Dell’Endice, colpendolo ripetutamente e dicendogli “oggi sei morto”. In realtà la vittima, fingendosi morta, riuscirà a salvarsi dal tremendo agguato. Per un miracolo nessun innocente rimase ferito, numerosi proiettili furono recuperati conficcati nei muri di diverse abitazioni o all’interno di diverse autovetture in sosta. L’attività investigativa, avvalorata dalle dichiarazioni di sei collaboratori di giustizia, ha consentito di accertare che il duplice movente del fatto di sangue era da ricondurre, da una parte, ad incomprensioni relative alla ripartizione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti e, dall’altra, a vendicare un altro tentato omicidio verificatosi un anno prima, il tutto al fine di favorire l’associazione di tipo mafioso denominata “Ex Pastore”. 

BARI: UBRIACHI AGGREDISCONO I CARABINIERI CON UNA SPRANGA. ARRESTATI DUE BULGARI 

I Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo hanno arrestato un 42enne e un 50enne, originari della Bulgaria, ritenuti responsabili di porto di armi o oggetti atti ad offendere e di resistenza a P.U.. Nel corso di un servizio antiprostituzione effettuato in via Bitritto i militari stavano procedendo al controllo di un soggetto intento a dialogare con due prostitute quando sono stati improvvisamente raggiunti dai due stranieri che, in stato di ubriachezza, dopo averli insultati hanno tentato di colpirli con una spranga. Disarmati e bloccati i due sono finiti in manette. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, gli stranieri sono stati associati presso la locale casa circondariale. 

BARI: ORCHESTRA SINFONICA DELLA PROVINCIA DI BARI 

Stagione Concertistica dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari; il primo appuntamento, mercoledì 15 ottobre, vedrà il Direttore Marcello Rota sul podio dell’Orchestra della Provincia. Il Maestro Rota, bacchetta fra le più prestigiose a livello internazionale, è pronipote della Prima Medaglia d'Oro al Valore Militare dell'Arma dei Carabinieri il Carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, ucciso nel 1834 quando, circondato dai ribelli, piuttosto che gridare “Viva la repubblica” a cui volevano costringerlo, oppose un fiero rifiuto, spronando il cavallo nella speranza di superare il cerchio degli armati. Fu un tentativo vano: due fucilate ne troncarono la giovane esistenza. Dal 1861 con l'Unità d'Italia ne diventa l'esempio fulgido di fedeltà e attaccamento alle istituzioni, qualità che da 200 anni contraddistingue la benemerita.





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