Vieste (Fg). Rapina in abitazione: Due arresti dei Carabinieri
Arresto dei Cc (foto) ndr |
di Redazione
VIESTE (FG), 15 OTT. - I Carabinieri della Tenenza di Vieste hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal GIP del tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di CIUFFREDA Gianmichele, 27 anni e DELLA MALVA Danilo Pietro, 28 anni, gravemente indiziati dei reati di rapina e lesioni aggravate in concorso.
Nella notte del 17 agosto scorso, la titolare di un noto ristorante di Vieste, si avviava verso casa, mentre il marito si soffermava ancora nel locale per effettuare le operazioni di chiusura.
Giunta dinanzi alla porta d’ingresso, la donna veniva aggredita da tre individui, di cui uno armato di coltello, con il volto coperto da passamontagna ed indosso dei guanti, che la strattonavano e la scaraventavano in terra, intimandole di consegnare l’incasso del ristorante. Dopo la colluttazione, la donna veniva costretta ad aprire la porta d’ingresso, dopo di che veniva immobilizzata con nastro adesivo ai polsi, nonché sulla bocca, per impedirle di gridare.
Mentre i malviventi frugavano in casa, la malcapitata riusciva a liberarsi del nastro isolante e raggiungere il balcone di casa, chiedendo aiuto a gran voce. I tre rapinatori, spaventati dalle urla della donna, fuggivano, portando via l’incasso del ristorante, vari monili e altro denaro trafugato, per un valore complessivo di 12.000 euro circa.
Giunta dinanzi alla porta d’ingresso, la donna veniva aggredita da tre individui, di cui uno armato di coltello, con il volto coperto da passamontagna ed indosso dei guanti, che la strattonavano e la scaraventavano in terra, intimandole di consegnare l’incasso del ristorante. Dopo la colluttazione, la donna veniva costretta ad aprire la porta d’ingresso, dopo di che veniva immobilizzata con nastro adesivo ai polsi, nonché sulla bocca, per impedirle di gridare.
Mentre i malviventi frugavano in casa, la malcapitata riusciva a liberarsi del nastro isolante e raggiungere il balcone di casa, chiedendo aiuto a gran voce. I tre rapinatori, spaventati dalle urla della donna, fuggivano, portando via l’incasso del ristorante, vari monili e altro denaro trafugato, per un valore complessivo di 12.000 euro circa.
Nella circostanza, un turista, sentite le urla della donna e notati i tre malviventi che fuggivano, riusciva a bloccarne uno, al che uno dei fuggiaschi tornava indietro per dare manforte al complice ed entrambi riuscivano a darsi alla fuga, senza i passamontagna, che nel frattempo avevano tolto.
Le preziose testimonianze raccolte dai Carabinieri, immediatamente intervenuti sul luogo dell’evento delittuoso, consentivano di risalire alle caratteristiche somatiche dei due soggetti, molto simili a quelle di CIUFFREDA Gianmichele e DELLA MALVA Danilo, già conosciuti per pregresse vicende giudiziarie, le cui effigi fotografiche venivano poste in visione ai testimoni, che riconoscevano senza ombra di dubbio i due come quelli che si erano dati alla fuga.
Le preziose testimonianze raccolte dai Carabinieri, immediatamente intervenuti sul luogo dell’evento delittuoso, consentivano di risalire alle caratteristiche somatiche dei due soggetti, molto simili a quelle di CIUFFREDA Gianmichele e DELLA MALVA Danilo, già conosciuti per pregresse vicende giudiziarie, le cui effigi fotografiche venivano poste in visione ai testimoni, che riconoscevano senza ombra di dubbio i due come quelli che si erano dati alla fuga.
La tempistica della vicenda narrata dalla vittima e le testimonianze raccolte, consentiva di ritenere con certezza che i soggetti in fuga fossero i rapinatori, sia perché la fuga era avvenuta in prossimità dell’abitazione della malcapitata, sia perché l’azione delittuosa si era consumata nel brevissimo arco temporale intercorso tra l’arrivo della donna a casa ed il momento in cui la stessa, liberatasi dal nastro isolante, era riuscita a chiedere aiuto, così da permettere ai Carabinieri di costruire a loro carico un quadro accusatorio coerente in relazione al loro coinvolgimento nella rapina.
Continuano incessanti le indagini per dare un volto al terzo rapinatore.
CIUFFREDA veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre il DELLA MALVA Danilo veniva associato presso la Casa Circondariale di Foggia.
Continuano incessanti le indagini per dare un volto al terzo rapinatore.
CIUFFREDA veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre il DELLA MALVA Danilo veniva associato presso la Casa Circondariale di Foggia.
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