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Triggiano (Ba). Rapinò passante puntandogli un coltello al fianco. 27enne arrestato dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

I cc. di Triggiano (Ba) arrestano 27enne. (foto cc.) ndr.

di Redazione

TRIGGIANO (BA), 16 DIC. - Rapinò un passante, afferrandolo per il collo e puntandogli al fianco un coltello a serramanico, ma identificato è finito in carcere. Dovrà difendersi dall’accusa di rapina aggravata, un 27enne di Triggiano, noto alle forze dell’ordine, arrestato dai Carabinieri della locale Stazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica. I fatti risalgono alla fine del mese di ottobre, quando un 30enne del luogo, in compagnia di un amico, stava consumando una pizza all’esterno di un locale di quella via Casalino. Il rapinatore, sbucato all’improvviso a volto scoperto da una via limitrofa, afferrò la vittima per il collo e, dopo avergli puntato al fianco un coltello a serramanico, gli intimò di consegnargli il denaro. Il malcapitato, preso dal panico, fu costretto a cedergli il portafogli con 150 euro. Le indagini avviate dai militari subito dopo la denuncia sporta dalla vittima, basate principalmente sulla descrizione particolareggiata fornita dalla vittima e dal suo amico, avvalorate dalle immagini impresse dalle telecamere di un impianto di videosorveglianza installato nella zona, hanno permesso l’identificazione del responsabile. Nel corso di una successiva perquisizione, infatti, è stato trovato in possesso di indumenti identici a quelli utilizzati durante la rapina e del borsello griffato rubato alla vittima. Tratto in arresto, il 27enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato rinchiuso nel carcere del capoluogo. 

CORATO (BT): PERDE TUTTO ALLA SLOT MACHINE, DANNEGGIA LA MACCHINETTA E, UNITAMENTE ALLA MADRE AGGREDISCE I CARABINIERI INTERVENUTI NELL’ESERCIZIO PUBBLICO 

Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Corato hanno tratto in arresto due persone, una incensurata 38enne ed il figlio 21enne, già noto alle forze di polizia. Domenica sera il giovane, che già da qualche ora era intento a giocare alle slot machines in un esercizio commerciale, assuefatto dalle puntate e indispettito per le mancate vincite, dopo aver sganciato alcuni cavi dagli apparecchi da gioco ed averli danneggiati, cercava di allontanarsi venendo fermato dall’esercente. Allertati da alcuni cittadini che assistevano alla lite tra il commerciante, vittima del danneggiamento, ed il malintenzionato, sul posto intervenivano i Carabinieri della locale Stazione. Alla vista dei militari il giovane è andato in escandescenza, innescando una violenta colluttazione e dandosi precipitosamente alla fuga. Le immediate ricerche del fuggitivo, condotte anche con l’ausilio di altra pattuglia del Nucleo Radiomobile di Compagnia, si concludevano presso il locale Ospedale dove i militari riuscivano ad intercettare e bloccare il malvivente. In quelle fasi, allo scopo di screditare l’operato dei Carabinieri e tentare invano di impedire che il figlio fosse condotto in Caserma, la madre inveiva contro i militari, aggredendo uno di essi con graffi e calci procurando loro lesioni. Tratti in arresto su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il 21enne è stato associato presso la casa circondariale di Trani mentre la donna collocata ai domiciliari. Entrambi dovranno rispondere di violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale nonché lesioni aggravate. 

Il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.
ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA): RECUPERATI DAI CARABINIERI CIRCA 2 TONNELLATE DI CAVI DI RAME 

I Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle, da tempo impegnati nel contrasto al fenomeno del furto di cavi di rame, nei pressi della S.P. 83 tra Acquaviva-Adelfia, hanno intercettato un autocarro con a bordo tre individui, il cui conducente alla vista della “gazzella” accelerava bruscamente tentando di dileguarsi. Dopo un breve inseguimento durato qualche chilometro, vistosi alle strette, ha abbandonato il mezzo riuscendo a far perdere le proprie tracce unitamente ad altri complici. Nel cassone dell’autocarro, risultato rubato, i militari hanno trovato e sottoposto a sequestro 2 tonnellate di cavi in rame provento di furto. Sono in corso indagini finalizzate all’identificazione dei malviventi, mentre si è accertato che il rame è stato asportato da un campo di pannelli fotovoltaici ubicato nel comune di Acquaviva.





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