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Estero. Isis: orrore senza fine. Decapitato ostaggio giapponese

Uno degli ostaggi giapponesi dell'Isis. (foto Agi) ndr.

di Redazione

WASHINGTON, 24 GEN. (AGI) - Scaduto ieri a mezzanotte l'ultimatum dato da Isis al Giappone, sarebbe gia stato decapitato uno dei due ostaggi nipponici. Lo riferisce l'organizzazione americana Site specializzata nel monitoraggio dei siti jihadisti. Secondo Site in rete c'e' un video in cui uno dei due, Kenji Goto Jogo, giornalista freelance 47 anni, afferma che il suo compagno di prigionia, Haruana Yukawahd, 42 anni, contractor dal profilo anomalo, e' stato ucciso e che tocchera' a lui se non sara' rilasciata dalle autorita' giordane la kamikaze donna mancata di Isis Sajida al-Rishawi. Isis aveva chiesto al premier Shinzo Abe un riscatto di 200 milioni di dollari per i due giapponesi, concedendo 72 ore di tempo. Nel video, in realta un'audio di Goto con sullo sfondo una foto in cui tiene in mano una foto (il cadavere dell'ostaggio ucciso) e spiega che Isis non vuole piu' il riscatto di 200 milioni di dollari ma il rilascio di Sajida al-Rishawi, donna irachena, aspirante kamikaze. Era la moglie di uno dei tre kamikaze che riuscirono a farsi saltare in aria ad Amman, nel 2005, causando 57 morti. Anche lei voluto farsi esplodere ma la sua cintura esplosiva non si attivo'. Sarebbe anche la sorella di uno streto collaboratore di Abu Musab al-Zarqawi, il leader di al-Qaeda in Iraq ucciso nel giugno del 2006 a Baquba. Catturata dalle autorita' giordane, fece un'apparizione in tv per una sorta di confessione-rivendicazione; condannata a morte da un tribunale militare giordano, ha presentato appello ed e' in attesa del giudizio. In Giordania, ad Amman, il Giappone ha allestito un team di lavoro che sta seguendo la crisi degli ostaggi. Lo guida il viceministro degli Esteri, Yasuhide Nakayama, che stamane, ripetendo la scelta del governo di Tokyo di "non voler cedere al terrorismo", aveva ripetuto che la situazione rimane "tesa" e "difficile": "Pero' continuiamo a cercare di avere informazioni da diverse fonti e agire di conseguenza". Nel video, che e' solo audio ed e' preceduto da una scritta secondo cui e' stato inviato alla famiglia di Goto e al governo nipponico, si vede una foto del giornalista freelance, che tiene in mano e mostra una immagine di Yukawa, nel momento in cui viene decapitato. Il messaggio e' decisamente diverso dai precedenti diffusi dallo Stato islamico. Goto -che saluta la moglie "amatissima" e dice alle due figlie di sentire la loro mancanza- accusa il premier giapponese Shinzo Abe di essere il responsabile della morte dell'altro ostaggio: "Non hai creduto alle minacce di morte e non ha agito entro l'ultimatum di 72 ore". Il giornalista aggiunge che i terroristi hanno rinunciato alla richiesta di denaro di 200 milioni di dollari ("Cosi' non dovete preoccuparvi che state finanziando i terroristi", si sente nell'audio) e che la richiesta del rilascio della terrorista, e' "facilmente realizzabile" ed "equa": "liberatela e io saro' subito rimesso in liberta', lei al posto mio". Poi aggiunge: "Queste potrebbero essere le mie due ultime ore al mondo. Fate che non sia cosi', fate in modo che Abe non uccida anche me".





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