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Bari. Operazione in corso dalle prime ore dell'alba della polizia nei confronti dei clan baresi [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO]

Una 'volante' della polizia. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 17 FEB. - E' in corso un'operazione della Polizia di Stato nei confronti di appartenenti ai clan alleati "MONTANI - MISCEO" e "TELEGRAFO", ritenuti responsabili dell'omicidio di SIFANNO Donato, avvenuto il 15 febbraio 2014, nel quartiere San Paolo di Bari, ove la vittima venne attinta da numerosi colpi calibro 7.62 esplosi da un Kalashnikov AK 47, mentre era a bordo della sua autovettura. In particolare, agenti della Squadra Mobile, coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di sette persone, appartenenti ai citati gruppi criminali ritenute responsabili, in concorso tra loro, di omicidio aggravato dalla circostanza di cui all'art. 7 della legge 203/91, nonché dei reati di porto e detenzione di armi da sparo e ricettazione. 

- La Polizia di Stato a Barletta, in zona Patalini, nel corso di mirati servizi antidroga, traeva in arresto A.M., 24enne barlettano incensurato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a PP.UU. . Il personale del locale Commissariato di PS che stava transitando nella zona Patalini aveva notato un giovane, che alla vista della Polizia cercava di defilarsi senza destare sospetti. Immediatamente fermato dagli operanti questi si mostrava insofferente al controllo sino al punto da rendere necessario il suo accompagnamento presso gli uffici di polizia. Anche in Commissariato il fermato opponeva resistenza al controllo, tenendo un comportamento riluttante nei confronti degli operanti. A seguito di perquisizione personale, nascoste negli slip venivano trovate di 10 dosi di sostanza stupefacente, presumibilmente cocaina, per un peso lordo di gr. 4,5. Venivano inoltre sequestrati due telefoni cellulari utilizzati dal predetto per mantenere i contatti con i clienti. Dopo le pratiche di rito l'arrestato veniva condotto presso la casa Circondariale di Trani a disposizione dell'A.G. .





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