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Bari. Omicidio D'Ambrosio: la 'Squadra Mobile' di Bari esegue due ordinanze di custodia cautelare

Due arresti della Polizia per omicidio D'Ambrosio. (foto) ndr.

di Vito Ruccia

BARI, 8 LUG. - Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa in Questura, da parte del Questore di Bari Dr. De Iesu e del Dr. Rinella Dirigente della Squadra Mobile di Bari, per illustrare i dettagli della operazione di arresto di due persone del clan Strisciuglio responsabili tra loro in concorso per l'omicidio di D'Ambrosio Domenico avvenuto il 23 luglio 2003. Il Questore nell'occasione ha voluto ringraziare gli uomini della mobile, della sezione omicidi, per le lunghe laboriose indagini che non si sono mai fermate; ha voluto sottolineare il Questore che questa operazione e' l'ennesima dimostrazione che le forze di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza non abbassano la guardia di fronte alla delinquenza organizzata nella città di Bari e giorno dopo giorno portano a compimento brillanti operazioni come quella fatta dai carabinieri di Bari relativa ai 40 arresti nella giornata di ieri contro questo clan malavitoso. Non solo, ma anche l'operazione di sequestro ingente di droga fatta dalla Guardia di Finanza, "sono per me motivo di riconoscenza e plauso a tutte le forze di polizia che perseguono un obbiettivo comune". C'è stato l'invito poi del Questore ai cittadini, agli imprenditori, alla società civile di essere più fiduciosi nella collaborazione con le forze dell'ordine. Il Dr. Rinella ha spiegato i dettagli tecnici del come si e' giunti alla cattura di questi due malviventi: il Valentino Vito all'epoca dell'omicidio era minorenne ed era stato scarcerato a marzo dopo una lunga detenzione per reati di tipo associativo mafioso e associazione per delinquere finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti e ritenuto elemento di vertice del clan Strisciuglio. Nel medesimo contesto operativo sono state eseguite alcune perquisizioni in zona libertà a Bari, (via Lopez) che hanno consentito di trarre in arresto per detenzione illegale di armi comuni da sparo anche clandestine e ricettazione delle stesse e munizionamento vario tale Panza Tommaso e Filograsso Stefano, con un sequestro di banconote contanti quantificabili in una somma di Euro 10.000. Molto importante anche la collaborazione di alcuni pregiudicati poi pentiti parenti della famiglia criminale degli Strisciuglio.





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