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Foggia. I ricercatori foggiani nell’eccellenza europea

Ricercatori dell'università di Foggia. (foto com.) ndr.
Nuove frontiere per la biosostenibilità nella produzione dell’olio extravergine d’oliva esplorate dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Foggia 


di Valentina Abate

FOGGIA, 22 AGO. - Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Foggia, costituito da Alessandro Leone, professore associato e dal dr. Roberto Romaniello, ricercatore a contratto, attraverso un’intensa attività scientifica sta sviluppando nuovi sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale dei sottoprodotti della lavorazione dell’industria olearia .L’Università di Foggia, infatti, in collaborazione con il gruppo di ricerca della dott.ssa Antonia Tamborrino dell’Università di Bari e la ditta Pietro Leone e figli s.n.c., ha sviluppato una macchina denocciolatrice parziale che è in grado di frangere le olive e contemporaneamente di recuperarne il “nocciolino”,in frazioni variabili tra lo 0 e il 100%, ottimizzando così la resa di estrazione dell’olio. La ricerca si muove nella direzione del “recupero efficiente” di parte del nocciolino, migliorando le proprietà dell’olio e con il vantaggio di produrre biocombustibile. Il Dipartimento è attento ai finanziamenti per la ricerca, intercettando anche i fondi messi a disposizione dalla Comunità europea, “Horizon 2020”, che permetteranno di mettere in atto l’attività sperimentale per il recupero efficiente dei sottoprodotti (acque di vegetazione e sanse) riducendo i reflui dell’industria olearia e l’impatto ambientale, e utilizzandoli successivamente per la produzione di compost organici. La ricerca si situa nel solco prestigioso dell’innovazione già tracciato nell’ultimo triennio, in cui il gruppo di ricercatori foggiani ha sviluppato sistemi innovativi nel processo di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Già nello scorso mese di maggio, su invito degli organizzatori del XVII Simposio tecnico-scientifico di EXPOLIVA 2015, Fiera Internazionale dell’Olio d’oliva e delle industrie olearie, nella città di Jaén in Spagna, il prof. Leone e il dr. Romaniello hanno esposto le tecniche inerenti alle ricerche condotte sul processo innovativo di condizionamento della pasta olearia attraverso l’utilizzo delle microonde, che potrebbe sostituire il processo di gramolazione, garantendo una qualità superiore dell’olio e tempi di processo ridotti. In soli 17 secondi, attraverso la sinergia dell’effetto non-termico, dove le molecole vengono agitate provocando la meccanica distruzione dei comparti cellulari contenenti l’olio (vacuoli), e l’effetto termico che permette il riscaldamento della pasta di olive, si ottiene la coalescenza delle gocce d’olio. Ciò consente l’ottimizzazione dell’estrazione dell’olio, migliorando l’efficienza produttiva dei frantoi. Il lavoro del gruppo di ricerca foggiano sta suscitando interesse in ambito internazionale da parte di diversi Istituti di Ricerca e Università, che quotidianamente chiedono interazioni e informazioni, ed è documentato e vagliato a livello internazionale attraverso la pubblicazione su alcune delle più prestigioseriviste scientifiche di settore (BiosystemEngineering, Journal of FoodEngineering, ed altre). Per l’Ateneo foggiano ed il rettore prof. Maurizio Ricci un bel contributo dal Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente diretto dal prof. Agostino Sevi, per il meritato balzo in avanti nelle classifiche delle migliori università italiane.





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