Sport. Al Foggia il derby con l'Andria: Iemmello decisivo all'ultimo respiro
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Pietro Iemmello, match winner del derby |
di Mario Schena
FOGGIA, 25 OTT. - Una deviazione di petto di Iemmello, all’ultimo respiro del match, regala al Foggia il successo nel derby con la Fidelis Andria ed evita che la statistica faccia apparire il primo segno X nella storia degli incontri tra le due squadre. Gara che vale un posto nell’alta classifica. L’Andria si presenta allo “Zaccheria” con un punto in più in classifica rispetto a un Foggia determinato al sorpasso. I rossoneri sono reduci da due gare terminate al segno della goleada con Lecce e Lupa Castelli (doppio 4-0), l’Andria vuole cancellare la sconfitta interna subita dal Messina.
Nel primo tempo i padroni di casa tengono costantemente l'iniziativa, ma senza trovare gli spazi utili per superare la difesa ospite attenta e concentrata. La prima palla gol finisce sui taccuini al 18’ ed è di marca foggiana: il rasoterra di Coletti, servito da Floriano, è forte ma impreciso. Intorno alla mezz'ora l'Andria reclama invano il rigore per un contatto sospetto in area tra Strambelli (ammonito per simulazione) e Di Chiara e al 44’ gli ospiti pareggiano le occasioni da gol con un colpo di testa di Cortellini sugli sviluppi di un calcio d'angolo, sventato in tuffo da Narciso. Ultimo sussulto in chiusura di tempo con Agnelli, che da buona posizione colpisce di contro balzo: blocca Poluzzi.
Nella ripresa il copione non cambia. Foggia padrone del campo, Andria arroccata con ordine a difendere il pareggio e tentare qualche sortita per provare il colpaccio. Il match, però, resta avaro di clamorose emozioni, anche se Iemmello colpisce la traversa nei primissimi minuti. Peccato che il gioco fosse già fermo per un precedente fallo dello stesso centravanti rossonero. La squadra di De Zerbi attacca con continuità ma la giornata - no di Gerbo e Floriano non consente di pungere per far male alla retroguardia andriese. E neanche il cambio di entrambi per i due spagnoli Riverola e Sainz Maza consente ai satanelli un sostanziale cambio di passo in fase offensiva. De Zerbi si gioca ache la carta Viola, una punta, al posto di Loiacono, difensore centrale. La manovra del Foggia diventa un vero e proprio assedio, con mille spioventi che non impensieriscono i difensori dell'Andria. Ma l’Andria ha un nuovo avversario da affrontare: si chiama “recupero”.
Dopo il match con il Benevento, anche allo “Zaccheria” l’extratime si rivela fatale per gli azzurri. Così, a un minuto dal termine, la deviazione di petto del bomber Pietro Iemmello su traversone dalla sinistra di Viola fa esplodere lo “Zaccheria” e regala al Foggia il secondo gradino del podio. Dopo il triplice fischio di Marinelli, accenno di rissa – subito sedato – innescato dai giocatori andriesi, nervosi per la cocente delusione. Nel prossimo turno ancora un turno casalingo per i rossoneri, nel big match con la capolista Messina, mentre al “Degli Ulivi” di Andria arriva l’Ischia Isolaverde.
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