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Attualità. Santa Cecilia avvia le feste natalizie a Taranto

Le pettole di Taranto
di Daniele Lo Cascio
TARANTO, 22 NOV. - Tradizionale risveglio in musica per i tarantini nel giorno in cui si festeggia Santa Cecilia, patrona dei musicisti. Già dalle quattro del mattino diversi complessi bandistici hanno percorso le principali vie della città suonando le “pastorali tarantine”, composizioni ad andamento lento le cui origini sono ascrivibili alle melodie che suonavano i pastori d'Abruzzo quando scendevano in queste terre per la transumanza e che tra l’Ottocento e il Novecento numerosi compositori tarantini o naturalizzati hanno tradotto nelle sonorità oggi a tutti note. La più antica pastorale è quella del maestro Giovanni Ippolito; vi sono poi quelle dei maestri Francesco De Benedictis, Giacomo Lacerenza (n. 1 e n. 2), Francesco Battista (n. 1 e n. 2), Domenico Colucci (“Notte di Natale”), solo per citare le più note. Questo giorno segna a Taranto da sempre, l’inizio delle festività natalizie. E’ da oggi infatti che nelle case si iniziano ad allestire i presepi e gli alberi di Natale, ad addobbare i balconi e le vetrine dei negozi e si inizia a gustare uno dei dolci tipici di queste feste: le “pettole”. Si tratta di semplici palline di pasta fritta rigirata nello zucchero. Già alle prime luci dell’alba alcuni bar di Taranto, specie nel quartiere Tamburi o in Città Vecchia hanno allestito, in strada, autentiche cucine da campo per offrire gratuitamente questo dolce. E’ così che i tarantini iniziano le feste.







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