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Società. "Porta Futuro": attivo a Bari il primo centro servizi per l’occupazione della Città Metropolitana

L'inaugurazione di Porta Futuro Bari 1
BARI, 28 NOV. – Nasce a Bari “Porta Futuro Bari Fase 1”. E’ il primo centro servizi sperimentale di accoglienza, orientamento e formazione al servizio delle esigenze occupazionali dei cittadini. Porta Futuro si rivolge a: studenti coinvolti in percorsi di alternanza scuola-­lavoro; diplomati e laureati in cerca di occupazione; cittadini in cerca di alternative sul lavoro; cittadini interessati ad avviare esperienze di impresa;∙disoccupati di lunga durata in cerca di occupazione e di ricollocamento.
Obiettivo di Porta Futuro è creare un hub urbano e di respiro metropolitano che possa favorire sul territorio la piena integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, garantendo accoglienza, sostegno, formazione e orientamento sia sul fronte della domanda che dell’offerta (imprese, distretti, rappresentanze). Il job center è stato realizzato nei locali della ex Manifattura Tabacchi per volontà dell’amministrazione comunale grazie a un finanziamento complessivo stanziato dalla Regione Puglia (fase 1­2) di 5 milioni di euro per la ristrutturazione degli immobili, l’acquisto delle tecnologie e lo start­up del progetto. Utilizzato anche un sostegno di circa 150mila euro a valere su risorse del progetto “Giovani in rete”, finanziato dal Ministero della Funzione pubblica in collaborazione con Città metropolitana di Roma.
«Porta Futuro è un punto di partenza che metterà tutti nelle condizioni di esprimersi al meglio delle proprie possibilità, valorizzando le singole competenze, e al contempo darà la possibilità alle tante imprese del territorio di avere informazioni sempre disponibili su chi cerca lavoro», spiega il sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha rimarcato che « la reimmissione nel mondo del lavoro è l’unica alternativa di cui disponiamo per fronteggiare la crisi, utilizzando i fondi europei e una formazione professionale che è da riscrivere completamente, anche perché tutte le competenze delle Province in materia di collocamento e formazione devono passare alle Regioni».
Gli obiettivi di Porta Futuro Bari sono: categorizzare i bisogni degli utenti qualificando la domanda sociale di lavoro attraverso un sistema di accoglienza e di bilancio delle competenze; rafforzare le competenze attraverso percorsi formativi e/o di orientamento al lavoro; sostenere e supportare le esperienze individuali e collettive di auto­impiego, di imprenditoria giovanile e/o pratiche di innovazione sociale anche attraverso un incubatore di impresa; favorire un dialogo efficiente ed efficace tra il sistema della scuola, della formazione professionale, delle agenzie educative e formative pubbliche, delle rappresentanze datoriali e sindacali e dei distretti, orientato a produrre valore.
Fino a gennaio, Porta Futuro sarà aperta: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17. L'obiettivo è quello di portare a regime Porta Futuro 1, con tutti i servizi previsti, entro 6 mesi. Porta Futuro 2, invece, avrà un periodo di gestazione più lungo in quanto prevede un importante intervento infrastrutturale di recupero (superficie complessiva di circa 2.400 mq), di cui la giunta comunale ha già approvato il progetto preliminare nello scorso mese di maggio. L’area interessata comprende il piano terra e il primo piano della ex Manifattura Tabacchi, lato via Ravanas. L’avvio del servizio è previsto per marzo 2017. Questa sezione sarà maggiormente rivolta alle esperienze di innovazione sociale e di start­up d’impresa. (C. St.)







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