Cronaca. Adescava ragazzine su internet con falsi profili: arrestato pedofilo dalla Polizia a Bari
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Pedofilia su internet: un arresto a Bari |
BARI, 11 DIC. – Pedofilo in manette in provincia di Bari. L’arresto è stato eseguito dalla Polizia di Stato. L’uomo, un 39enne residente nella provincia di Bari del quale non è stato reso noto il nome che avremmo pubblicato molto volentieri, deve rispondere di corruzione di minorenne, pornografìa minorile e adescamento di minorenni. I reati sono stati commessi nel periodo tra il 13 marzo e il 1° settembre 2015: le vittime sono sei ragazzine minorenni di età inferiore ai quattordici anni. L’arrestato è incensurato.
Per adescare le ragazzine sui social network apriva profili sempre diversi con false identità di altre ragazzine di bell’aspetto e di età variabile tra i 14 e i 17 anni. Dopo un preliminare scambio di battute, inviava molti filmati nei quali si masturbava, disteso su un letto. Le immagini non riprendevano il suo volto. Le indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari hanno accertato che il pedofilo, per le sue vittime era Vale Bho, Francesco Bho, Debora Tricarico, Paky Spears, Ma Spe e Giada Campanelli. Alcune delle ragazze hanno allertato i genitori, che hanno sporto denuncia. Ciononostante, il delinquente ha continuato a importunare ragazzine, avendo cura di avvertire: «Non mi bloccare, tanto ho molti profili» oppure «Ho il modem criptato e quindi nessuno può trovarmi».
Dopo un primo sequestro di materiale informatico da parte dei poliziotti, il pedofilo si è procurato altre apparecchiature per continuare ad adescare giovani vittime. L’ultima bravata gli è costata cara. A una adolescente si è presentato con il nome di Checco e ha dichiarato di avere 16 anni e mezzo. L’ha convinta a inviare sue foto intime e l’ha rassicurata sul fatto che avrebbe cancellato il video. L’intervento degli agenti ha fermato la depravazione, anche se le indagini continuano per accertare ulteriori reati commessi dall’uomo. La Polizia di Stato rivolge perciò un appello ad altri genitori per accertare se i propri figli abbiano ricevuto dai profili già citati analoghi messaggi. (V. Mas.)
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