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Cinema. L'aveva tanto amato, muore a 84 anni Ettore Scola

Il regista Etttore Scola

di Redazione

ROMA, 21 GEN.  - Il cinema lui l'aveva davvero tanto amato. Con le sue pellicole, Ettore Scola (Trevico (AV), 10 maggio 1931) ha raccontato l'Italia attraverso tante storie, dramma e grottesco, satira e comicità, tutti registri mescolati come solo un maestro della regia sa fare. Trasferitosi a Roma con la famiglia a Roma, comincia giovanissimo a frequentare, da vignettista, riviste umoristiche come il Marc'Aurelio e Il travaso delle idee. All'inizio degli anni Cinquanta comincia l'attività di sceneggiatore, anche con Ruggero Maccari ed è coautore dei testi delle scenette settimanali di Alberto Sordi-Conte Claro o Mario Pio. L'esordio alla regia è del '64. Il primo grande successo arriva quattro anni dopo, con' Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l' amico misteriosamente scomparso in Africa? '. Seguiranno Il commissario Pepe( 1969) e un altro classico della cinematrografia nazionale: Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca( 1970). È il period d' oro. Nel 1974 arriva C'eravamo tanto amati, una carrellata attraverso 30 anni di storia italiana. Si cambia radicalmente con Brutti, sporchi e cattivi( 1976), e poi ancora con Una giornata particolare( 1977. I tempi nostri tornano sotto il suo sguardo nel 1980, con La terrazza. Nel palmares, 6 David di Donatello e quattro nomination all' Oscar per il miglior film straniero. Il suo impegno sociale e politico lo ha portato a far parte anche del governo ombra del Partito Comunista Italiano, nel 1989, con la delega ai Beni Culturali.






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