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Bari. Piazza del Ferrarese. Aveva nel deposito 344 bottiglie di vino rubato.   Denunciato titolare di un bar [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Il locale sequestrato. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 3 MAR. (C. St.) - Aveva in deposito 344 bottiglie di vino provento di un furto e per questo è stato denunciato. Lo hanno scoperto l’altra mattina nel capoluogo i Carabinieri di Bari San Nicola e del NAS di Bari, che nel corso di un controllo ispettivo eseguito all’interno di un bar ubicato in Piazza del Ferrarese, hanno rinvenuto, in un locale adibito a deposito dell’esercizio pubblico, 48 scatole contenenti 344 bottiglie di vino, di cui il titolare non ha saputo giustificarne il possesso. Gli accertamenti esperiti dai militari hanno infatti permesso di stabilire che le bottiglie erano il provento di un furto commesso agli inizi del mese scorso in una cantina vinicola del tarantino. Inevitabile, a questo punto, la denuncia del titolare alla Procura della Repubblica di Bari, per ricettazione. Le bottiglie, invece, sono state sequestrate, unitamente ad ulteriori 250 bottiglie di vino di dubbia provenienza. Il deposito, tra l’altro, riscontrato privo di DIA (denuncia d’inizio attività) sanitaria, è stato posto sotto sequestro. 

BARLETTA (BT): BECCATO CON LE MANI NEL… BORSONE. FINISCE IN CARCERE UN 30ENNE 

È stato sorpreso dai giocatori di una squadra di rugby mentre rovistava nei loro borsoni, all’interno dello spogliatoio di un campo sportivo ed è finito in carcere. È accaduto l’altra sera a Barletta, dove i Carabinieri hanno arrestato un 30enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato. Una telefonata giunta al 112, che segnalava un furto in atto, ha fatto convergere presso il campo sportivo “Lello Simeone” una gazzella dell’Arma. Qui, i componenti di una squadra di rugby, impegnati in una partita, avevano poco prima sorpreso il 30enne mentre rovistava nei loro borsoni lasciati nello spogliatoio. Perquisito, sono saltati fuori dalle sue tasche portafogli, telefoni cellulari e chiavi di alcune autovetture. Inevitabili, a questo punto, sono scattate le manette ai suoi polsi e, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani è stato poi condotto in carcere. La refurtiva, invece, è stata restituita ai legittimi proprietari.






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