Barletta (Bat). Orto botanico. Discarica abusiva sotto l’opera incompiuta. Sequestrato unitamente a beni per 10 mln di euro [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
L'Otto Botanico sequestrato. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
BARLETTA (BT), 5 MAR. (C. St.) - Una discarica abusiva scoperta sotto l’Orto Botanico comunale, che è stato sequestrato unitamente a 27 appartamenti, 17 terreni, 7 automobili, 30 conti correnti e quote societarie. Questi i beni, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro, sequestrati l’altra mattina dai Carabinieri di Barletta, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a scopo probatorio, al fine della confisca. Sono riconducibili a quattro individui ritenuti responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode nelle pubbliche forniture, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, inquinamento ambientale, attività di gestione dei rifiuti non autorizzata e omessa bonifica. I provvedimenti scaturiscono da una complessa attività d’indagine avviata nel gennaio 2015 dai Carabinieri di Barletta, che ha svelato le condotte fraudolente poste in essere da un dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici e da due dipendenti comunali della città della disfida, nonché dal legale rappresentante della ditta aggiudicataria dell’appalto per l’esecuzione delle opere relative alla realizzazione del locale Orto botanico. Nel dettaglio, è stato accertato come i quattro indagati abbiano eseguito, sfruttando le rispettive qualità di responsabile del procedimento amministrativo, di collaudatore e di materiale esecutore dell’appalto aggiudicato, il compimento dei relativi lavori, in violazione di quanto previsto nel capitolato ordinario e speciale, falsificando gli atti e la documentazione a suffragio e realizzando un impianto botanico difforme da quanto definito nella progettazione finanziata dalla Regione Puglia e dal Comune di Barletta, tra l’altro, per un valore nettamente inferiore alla spesa documentata per la sua esecuzione (opere edilizie mai realizzate, utilizzo di terreno non sterile, impianto di ulivi non secolari). L’inchiesta ha inoltre accertato che nel corso dei lavori sono stati occultati nel suolo sottostante all’impianto dei vegetali, materiale edilizio e rifiuti speciali pericolosi, che dovevano essere smaltiti e rimossi, operazioni per le quali era stata richiesta ed accordata una variante di spesa, interamente riscossa, senza tuttavia realizzare alcuna bonifica del sito e il conseguente smaltimento degli scarti inquinanti (piombo, cadmio, cromo esavalente, zinco), tanto per le piante, quanto per l’area sottostante e la falda acquifera. I provvedimenti ablativi sono stati adottati per soddisfare la duplice esigenza di evitare, da un lato, la fruibilità pubblica dell’area inquinata, dall’altro, che gli indagati possano distrarre ed occultare le ricchezze a loro riferibili e corrispondenti, nel valore, a quanto illegale conseguito. Nel dettaglio e con riferimento a quest’ultimo aspetto, sono stati sottoposti a sequestro 27 appartamenti (14 a Barletta, 4 a Bari, 1 a Trani, 2 a Stornarella, 1 a Trinitapoli, 5 a Positano), 17 terreni (tutti in Barletta), 7 autovetture e 30 conti correnti, il tutto per un valore stimato di circa 10 milioni di euro.![]() |
La droga sequestrata. (foto cc.) ndr. |
All’arrivo dei Carabinieri, si è sbarazzato della droga gettandola dalla finestra, ma il trucco è stato ugualmente scoperto ed è finito nei guai. È accaduto l’altro pomeriggio a Modugno, dove i Carabinieri hanno arrestato uno spacciatore 18enne, incensurato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, hanno compiuto una perquisizione a casa del ragazzo. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta, il giovane li ha fatti attendere non poco prima di aprire, proprio perché, nel frattempo, ha gettato un sacchetto in cellophane contenente qualcosa di sospetto, ignaro della presenza di altri carabinieri preventivamente dislocati lungo il perimetro della palazzina, che lo hanno colto di sorpresa. Il sacchetto, terminato sul terrazzo di una casa limitrofa, è stato subito dopo recuperato dai carabinieri, che al suo interno hanno trovato 40 dosi di hashish per 70 grammi complessivi. Nel suo comodino, invece, sono stati rinvenuti 75 euro in banconote da 10 e da 5 euro, un taglierino sporco della stessa sostanza, un bilancino elettronico di precisione, diverse bustine simili a quelle contenenti la droga e una lista dello spaccio, ovvero un bigliettino su cui erano annotati nomi di persone con a fianco cifre espresse in euro. Inutile è stato il tentativo da parte del giovane di giustificare il suo comportamento, perché le manette ai suoi polsi sono scattate ugualmente. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari il 18enne è stato condotto presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari. Quanto rinvenuto, invece, unitamente al denaro, ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio, è stato posto sotto sequestro.
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