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Molfetta (Ba). Il giornalista Rodolfò Calò interviene sul caso Regeni

 Il giornalista Rodolfò Calò. (foto) ndr.

di Paola Copertino

MOLFETTA (BA), 30 MAR. - In collegamento dal “ Il Cairo “ per televisioni e radio In qualità di corrispondente ANSA, il giornalista molfettese Rodolfò Calò in questi giorni è in collegamento in diretta televisiva e radiofonica in merito al caso di Giulio Regeni. In ordine di tempo è stato intervistato dalla Parodi per “ La Vita in Diretta” e per Radio Tre Rai dove ha informato i telespettatori e i radioascoltatori sulle ultime novità del caso del giovane studente universitario barbaramente trucidato e torturato per giorni. Al giornalista è stato conferito negli anni scorsi il premio Azzarita in quanto ha rivestito e riveste un ruolo di primo piano per quanto concerne il giornalismo internazionale. Calò, originario di Molfetta, è stato capo servizi Esteri dell’Ansa a Roma, ma anche delle sedi di Bonn, Bruxelles, Berlino, Milano e Roma. Laureato in lettere alla Sapienza a Roma, è stato anche Capo servizio aggiunto all’ANSA per le regioni Abruzzo e Molise nonchè collaboratore dei quotidiani La Repubblica e La Stampa. Poliglotta e sposato con la sommelier AIS anche lei molfettese Betty Mezzina, Calò è abituato a viaggiare da un capo all’ altro del mondo e ad affrontare anche situazioni pericolose e di grande impatto sull’ opinione pubblica,come l’ ultimo episodio in questione. Calò in questi giorni si sta occupando del fatto che l’ Italia chiede ad un paese alleato la verità e la punizione dei colpevoli per la fine atroce di Giulio Regeni, studente 28enne italiano, torturato in maniera barbara per giorni. Ancora oggi tanti gli interrogativi in merito ad una morte assurda e violenta: “Ma perchè? Chi voleva ucciderlo? E perchè le autorità egiziane non supportano le ricerche?” A queste e ad altre domande cercherà di dare risposte il giornalista molfettese in base a quanto emerso dalle indagini.






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