Calcio. Semifinale Play-Off: sarà Foggia- Lecce
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Pietro Iemmello. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 6 MAG. - Niente più calcoli, niente più tattiche, Foggia-Alessandria valeva la semifinale dei play-off e in queste gare le componenti che concorrono sono molteplici e variegate, spesso imprevedibili ed incalcolabili. Non sempre vale il valore dei singoli o la forza della squadra, contano testa e cuore più di muscoli e tattica. In campo due compagini arrivate ai play-off con posizioni diverse. Il Foggia che ha concluso il campionato come migliore seconda di tutti e tre i gironi, con sessantacinque punti e con una differenza reti di più trenta frutto di sessantuno reti segnate e trentuno subite. Di fronte l’Alessandria che ha concluso la regular season al quarto posto nel Girone A, peggiore quarta di tutti e tre i raggruppamenti con 57 punti, ma spicca nel curruculum stagionale dei “Grigi” la semifinale di Tim Cup persa con il Milan. Tra i rossoneri convocato e schierato Narciso il portiere titolare recuperato dalla lussazione alla spalla mentre non sono risultati ancora disponibili i lungodegenti Agostinone, Lanzaro e Viola, che hanno terminato la loro stagione, così come il difensore centrale francese Gigliotti, infortunatosi nel corso dell’allenamento di mercoledì. Fuori anche l’esterno destro brasiliano Angelo, infortunatosi a Cosenza. Gara diretta dal sig. Antonio Di Martino di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Mauro Galetto di Rovigo e Marco Bresmes di Bergamo, e dal quarto uomo, previsto in Lega Pro nei play-off. Novità di queste partite finali il cognome dei calciatori sulle maglie e logo delle finali sempre sulle divise di gioco. Zaccheria una bolgia, presenti diciassettemila spettatori, sold out ai botteghini ed apertura dei cancelli anticipata alle diciotto. In semifinale ci va IO Foggia e sarà derby con il Lecce. Foggia subito a testa bassa nella metà campo dei “grigi” chiusi in un fazzoletto e bravi a non concedere il minimo spazio soprattutto a Sarno e Chiricò. Difficile arrivare in area di rigore. Al settimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo il Foggia protesta per un sospetto fallo di mani di un difensore dell’Alessandria. Il Foggia pressa, ma può andare al tiro solo da fuori area. Due minuti dopo il quarto d’ora ci ha provato Chiricò sfiorando il palo alla sinistra del portiere piemontese. Cinque minuti dopo tenta la conclusine da fuori area anche Di Chiara, ma la palla va alta. Ancora Chiricò al tiro dal vertice sinistro dell’area, ma Vannucchi para in due tempi. Cerca di alleggerire la pressione l’Alessandria ma è poco incisiva ed arriva alla conclusione solo ad un minuto dal termine del primo tempo con Marconi che manda di poco alla destra della porta del Foggia. Tutti negli spogliatoi dopo un minuto di recupero che chiude un primo tempo non certo esaltante e spettacolare. L’Alessandria ha badato solo ed esclusivamente a non subire e non far giocare il Foggia. Secondo tempo giocato seguendo l’identico copione del primo tempo. Solo al ventesimodopo qualche nmischia improduttiva il Foggia arriva al tiro, sempre da fuori area con Sarno che impegna Vannuccchi costretto a respingere a mani aperte. Il Foggia pressa con veemenza e l’Alessandria sembra un fortino in procinto di capitolare da un momento all’altro. E il momento arriva al minuto numero ventidue con il furetto Sarno bravo a farsi trovare puntuale e solo sul secondo palo e a schiacciare in rete il cross di Riverola entrato nella ripresa al posto dell’altro spagnolo Sainz –Maza. L’Alessandria è costretta ad aprirsi. Dentro anche Boccalon bomber dei “grigi”, ma Foggia letale nella ripartenza al minuto trentasette quando Coletti pesca sulla destra Sarno che serve l’accorrentea Agnelli bravo a piazzare al centro dell’area un pallone sul quale si è avventato il bomber Iemmello letale come un cobra. Due a zero e gara in naftalina. L’Alessandria è spinta dall’orgoglio, ma presta il fianco alle folate offensive del Foggia. Quattro i minuti di recupero dove non accade più nulla. Foggia in semifinale dove incontrerà il Lecce. Domenica gara di andata al via del Mare e c’è da scommetterci che sarà spettacolo.
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