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Ultim'Ora

Incendiata l’auto del Sindaco di Monte Sant’Angelo. Il punto sulle indagini, l’appello del Sindaco e la solidarietà della politica

L'auto del bruciata Sindaco (foto N. Baratta) ndr.
di Nico Baratta

MONTE SANT'ANGELO (FG), 24 GIU. - Ci sono novità sul fronte investigativo per l’auto del Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, data alle fiamme durante la mattinata del 22 giugno scorso. Nell’ultim’ora pubblicata pochi minuti dopo l’atto criminale, “Ultim’Ora. In fiamme l’auto del Sindaco di Monte Sant’Angelo”, e dopo aver ascoltato il Sindaco, i Carabinieri della stazione del centro garganico hanno proceduto a vagliare ogni indizio che potesse ricondurre al colpevole. Nel colloquio tra il Primo Cittadino e gli inquirenti, durato qualche ora, è emerso che pochi minuti prima che l’auto fosse incendiata, un uomo aveva avuto un animato diverbio con d’Arienzo. Dai dati forniti dagli inquirenti, si tratterebbe di un giovane locale, classe 1992 pregiudicato, che risponde al nome di Orazio Pio La Torre. Il diverbio, quanto detto dal Sindaco, aveva come richiesta da parte del giovane la re-iscrizione all’Anagrafe. Irritato dal diniego per ragioni amministrative non ascrivibili al Sindaco ma per la sua non dimora stabile nel centro angiolino, il giovane in evidente stato di irascibilità sarebbe andato via dal Comune, come ripreso dalle telecamere interne di videosorveglianza, facendo perdere le tracce. Ovviamente gli inquirenti hanno ipotizzato una sua azione inconsulta, tant’è che subitamente sono iniziate le ricerche per condurre il La Torre nella caserma. Ricerche risultate vane poiché il giovane si era reso irreperibile. In serata, invece, il 26enne si è presentato spontaneamente con il suo legale dai Carabinieri di Monte, fornendo le spiegazioni del caso. Tuttavia i militari lo hanno denunciato chiedendo alla Procura la misura di custodia cautelare. Nei prossimi giorni sapremo se il giovane è l’incendiario dell’auto del Sindaco e se ha un collegamento con quello del Capo Settore Rag. Domenico Rignanese avvenuto due giorni prima, e sempre in pieno giorno e in una zona non coperta di videosorveglianza. Per la cronaca, e come di intravede nella foto di copertina, nell’incendio è rimasta coinvolta, seppur con piccoli danni, un’altra auto, una Peugeot bianca appartenente ad un altro Capo Settore del Comune di Monte Sant’Angelo, dott. Francesco Schiavone. 
Se il quadro indiziario diventerà probatorio, la paura innescata con l’incendio delle auto di un possibile ritorno recrudescente della criminalità organizzata locale garganica che potrebbe inquinare nuovamente il territorio con malaffari, potrebbe scemare giacché si tratterebbe solo di una vendetta personale e perciò circoscritta e conclusa. Lo si spera poiché Monte Sant'Angelo non lo merita.

Il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, pare sereno e dopo aver preso parte a un vertice sulla sicurezza, ha dichiarato: «Non mi sono sentito solo. Grazie al vostro calore, grazie ai vostri messaggi, alle vostre chiamate, ai vostri attestati di stima. Grazie per la vicinanza e per la solidarietà. Siete stati veramente tantissimi e vorrei che il mio abbraccio giungesse ad ognuno di voi, cittadini, istituzioni, forze dell’ordine, colleghi, amici. Non ci siamo sentiti soli e vi ringrazio di vero cuore, a nome mio e della mia famiglia. Sono state ore difficili, non lo nego. Ma la voglia e la forza di reagire hanno preso subito il sopravvento. Non ci arrenderemo. E non permetteremo a nessuno di usare la forza, la prepotenza, la violenza contro le istituzioni. Non ci faremo intimorire da gesti barbarici. Non ci faremo condizionare. Non faremo mai cose contro legge! La musica è cambiata e, se certa gente non lo ha capito, allora significa che dobbiamo alzare il volume per far arrivare il messaggio ancora più forte e chiaro. Ho fatto una promessa alla mia comunità: che il nostro Comune non sarebbe stato più sciolto per mafia. Perché sappiamo perfettamente che la percentuale dei comuni sciolti per mafia la seconda volta in Italia è elevatissima».


Il Sindaco di Monte Sant'Angelo, Pierpaolo d'Arienzo (foto Comune MSA) ndr.
In una nota congiunta di tutto il Consiglio comunale di Monte si legge: «I Consiglieri comunali, di tutte le forze politiche, prontamente riunitisi presso il Palazzo di Città, esprimono indignazione per il gravissimo e vile atto che ha colpito la comunità di Monte Sant’Angelo.
«Ignoti, nel pomeriggio di oggi, hanno incendiato l’auto del primo cittadino Pierpaolo d’Arienzo, parcheggiata nei pressi della Casa Comunale. Questo ulteriore episodio, che segue di qualche giorno l’altro avvenuto in danno del Responsabile di settore Domenico Rignanese, richiede da parte di tutti i cittadini, delle forze politiche ed associative una forte presa di posizione affinché qualsiasi atto di violenza venga con fermezza e senza timore alcuno denunciato e condannato. Nell’esprimere la più ampia solidarietà e vicinanza al Sindaco ed alla sua famiglia, i Consiglieri comunali confidano nell’operato delle forze dell’ordine e rivolgono, al contempo, un appello al Prefetto affinché l’attenzione verso la nostra Comunità sia massima. I Consiglieri comunali rassicurano tutti i cittadini: tali episodi non condizioneranno in alcun modo il proprio impegno e la propria azione!».

Da tutte le forze politiche locali, e non solo, son giunte al Sindaco d’Arienzo messaggi di vicinanza, di solidarietà, di sprone e d’aiuto a combattere la criminalità. Ve ne proponiamo alcune.


ADESSO BASTA! per il Meetup Monte In Movimento.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco Pierpaolo D’Arienzo per il vile atto intimidatorio subito e con forza e convinzione diciamo:
BASTA atti minacciosi!
BASTA a chi vuole che la cultura mafiosa vinca sulla cultura della legalità!
BASTA ai comportamenti omertosi e spaventati di chi, senza accorgersene ormai, si sta piegando alle logiche della mafiosità!
BASTA a chi sta, di fatto, lasciando il nostro territorio in stato di abbandono: non serve annunciare la presenza delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza ad un territorio, sono necessari uomini e mezzi messi a loro disposizione!
BASTA alla politica degli annunci e delle promesse, ma che resta assente e inconcludente di fronte al deterioramento culturale, economico e sociale del nostro territorio!
BASTA!
La nostra città non deve arrendersi, ma alzare la testa, tenere la schiena dritta e, senza timore, riprendere il suo sicuro cammino verso la legalità, la serenità ed il suo sviluppo».


Nessuno l’avrà vinta sulla gente onesta e perbene: Forza Italia di Monte esprime piena e convinta solidarietà al Sindaco d’Arienzo.
Ancora una volta Monte Sant’Angelo è stata ferita: l’incendio dell’auto del Sindaco è una ferita provocata a tutta la comunità montanara. Al Sindaco Pierpaolo d’Arienzo va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. E Solidarietà e vicinanza anche a quanti si sentono offesi e colpiti da un atto così ignobile, vile, delinquente, malefico. C’è rabbia, tanta rabbia, e sgomento, come abbiamo detto nei giorni scorsi, ma i delinquenti sappiano che non c’è paura o rassegnazione: la gente onesta, perbene, sarà molto più forte di voi e saprà combattervi! Monte è fatta di persone che non vogliono assolutamente più sopportare le cattiverie: non sappiamo che fare degli stupidi, di chi non sa usare la ragione e il dialogo, ma solo la violenza; come disse un ex Sindaco, “andatevene da Monte, non vi vogliamo, lasciateci in pace!”. FORZA ITALIA fa appello a quanti, forti del senso della legalità e del bene comune, hanno il dovere di collaborare con chi ogni giorno si impegna per la difesa del nostro diritto a vivere in una città accogliente e sicura.
Adesso, basta!».

Gravissimo attacco all’Istituzione locale. Da gruppo “Verso il Futuro – Monte in Cammino” piena solidarietà Sindaco d’Arienzo.
«L’incendio della macchina privata del Sindaco D’Arienzo costituisce un gravissimo attacco portato al cuore dell’Istituzione Comunale e della democrazia da ignoti delinquenti, che con le loro azioni criminali provocano alla nostra Comunità un danno incalcolabile. La lista civica “VERSO IL FUTURO” condanna con fermezza queste azioni intimidatorie di stampo mafioso ed esprime profonda solidarietà al nostro Sindaco e alla sua famiglia. Nessuno si avventuri nel dare “spiegazioni politologiche” a quanto sta accadendo nella nostra Città, già duramente colpita. Assicurare alla giustizia i colpevoli è compito delle forze dell’ordine e della magistratura, che stanno svolgendo il proprio compito con grande professionalità e con la celerità che il caso richiede. Spetta all’Amministrazione Comunale, alle forze politiche e ai movimenti civici, invece, lavorare con unità di intenti nell’interesse esclusivo della Comunità, traducendo i proclami di imparzialità, di legalità e di trasparenza in atti concreti e coerenti. Sull’intera Comunità incombe il dovere di difendere l’Istituzione Comunale con un cordone di solidarietà e di partecipazione attiva.

L'UDC DI Monte Sant’Angelo esprime piena solidarietà al Sindaco Pierpaolo d’Arienzo.
«Al Sindaco Pierpaolo d’Arienzo va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza per questo vile gesto. Monte è fatta da tanta gente perbene e il gesto di qualche delinquente non può infangare il nome della nostra città. Ci vuole senso di legalità e per questo noi come Udc siamo in prima linea per qualsiasi iniziativa che si voglia intraprendere».

Resistere. Denunciare le illegalità, la nota del PD di Monte.
«Esprimere la solidarietà del partito a un proprio dirigente e sindaco della nostra città, dopo l’incendio del sua macchina, è doveroso e scontato. Esprimere vicinanza all’intera amministrazione comunale, fatta di brave persone, capaci e preparate, che dedicano il loro tempo a prendersi cura dei difficili problemi della città, è altrettanto doveroso e scontato. Ma il PD di Monte Sant’Angelo condanna con fermezza ogni atto di violenza, di prepotenza, di arroganza, di chi ritiene che tutto gli sia dovuto in sfregio delle leggi, della legalità e del vivere democratico. Questo, purtroppo, accade quando si educa ai disvalori per cui l’arroganza, la violenza, la prepotenza vengono premiati, anziché combattute e contrastate. Il PD, perciò, invita le forze politiche, civiche, sociali ad abbassare i toni nel rispetto delle regole e della dialettica democratica nell’interesse della comunità montanara e allo scopo della migliore soluzione dei problemi della nostra città. Un sindaco e un’amministrazione nuova, giovane su cui poggiano le nostre speranze di un futuro migliore non deve essere lasciata sola in questo delicato momento. Oltre alla solidarietà nei confronti dell’amministrazione chiamata democraticamente alla guida della città, occorre anche che i cittadini si facciano carico di segnalare con i mezzi che ritengono più opportuni gli autori di atti intimidatori e di violenza, che recano danno all’immagine della nostra città, perché attaccare chi rappresenta la nostra comunità significa mettere a rischio la sicurezza di ognuno di noi. Il Partito Democratico, infine, rivolge un invito al Sindaco Pierpaolo a resistere in questo momento di sconforto per quanto accaduto perché la città ha bisogno di certezze, di una guida sicura e di persone come il sindaco che parlano e praticano la legalità».

 

Da Foggia, anche il Sindaco Franco Landella ha espresso la sua solidarietà parlando di “Situazione di profondo allarme”.
«Al collega Pierpaolo D’Arienzo esprimo, a titolo personale ed istituzionale, la mia più totale solidarietà per il grave atto intimidatorio di cui è rimasto vittima. Un gesto gravissimo, che peraltro fa seguito a quello che ha colpito un dirigente del Comune di Monte Sant’Angelo. Siamo di fronte ad una situazione di profondo allarme, alimentata da chi evidentemente, in modo vigliacco e criminale, pensa di condizionare l’attività amministrativa. Nella mia veste di componente del Consiglio direttivo dell’ANCI e di rappresentante dell’ANCI Puglia all’interno della Sezione provinciale dell’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori pubblici locali, è mia intenzione portare l’accaduto all’attenzione del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza. Al sindaco D’Arienzo e alla sua famiglia consegno la mia vicinanza ed il mio abbraccio, nella certezza che questi episodi e queste minacce non riusciranno a fiaccare il suo impegno a favore della comunità di Monte Sant’Angelo e della sua crescita».

Vicinanza a precisa richiesta è arrivata anche da Senatore Marco Pellegrini, del M5S, che invoca al più presto l’istituzione di una sezione locale della DDA, tra l’altro richiesta di tutti i pentastellati della Capitanata.
«Pochi minuti fa è stato preso di mira il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, al quale è stata incendiata l’autovettura, mentre qualche giorno fa l’obiettivo è stata l’auto del caposettore dello stesso Comune, Mimmo Rignanese. A entrambi esprimo la mia più totale e sincera solidarietà e vicinanza. La prossima settimana parlerò in Senato in merito a questi attacchi vigliacchi. L’omicidio a Vieste di qualche giorno fa e gli atti intimidatori a Monte Sant’Angelo – di probabile natura mafiosa – testimoniano ancora una volta che la lotta alla criminalità organizzata in provincia di Foggia è ben lungi dall’essere vinta. Non bastano, evidentemente, i Cacciatori di Calabria, non basta il Reparto Prevenzione Crimine, non basta la buona volontà e gli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura. Occorre, al più presto, l’istituzione di una sezione distaccata della D.D.A. a Foggia. A tal proposito, sto preparando una proposta di legge che trovi presto largo consenso in entrambe le Camere».



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