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Foggia, le ultime operazioni dei Carabinieri della Capitanata

Carabinieri (foto CC) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 22 LUG. (Com. St.) -
Di seguito le ultime notizie di cronaca delle operazioni dei Carabinieri della Capitanata.

OBBLIGA L’EX FIDANZATA A SALIRE IN MACCHINA ED ABUSA DI LEI. I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI CERIGNOLA ARRESTANO UN PREGIUDICATO.
I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando a Trinitapoli, MONTANARO SALVATORE cl. 71, pregiudicato del posto, non accettando la fine della sua relazione con una donna di origini rumene di oltre 20 anni più giovane, la costringeva a salire a bordo della propria autovettura raggiungendo poi una zona defilata del paese.
E’ a quel punto che la donna si è trovata a subire la violenza dell’uomo, che la costringeva ad essere palpeggiata e che stava tentando di denudarla. La donna, che per fortuna rimaneva lucida, in un attimo di distrazione del suo aguzzino, riusciva a scappare dall’auto attirando l’attenzione di alcuni passanti che allertavano immediatamente le forze dell’ordine. Una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, che in quel momento per fortuna si trovava proprio nei paraggi, appreso ciò che era accaduto, si metteva subito alle ricerche dell’uomo, già noto per i suoi trascorsi giudiziari, traendolo in arresto per violenza sessuale.
L’episodio di violenza, fortunatamente, non ha avuto conseguenze peggiori grazie al tempestivo intervento degli uomini dell’Arma.
L’arrestato, su disposizione della Procura di Foggia, veniva associato alla locale Casa Circondariale.

FOGGIA: OMICIDIO DI DE ROCCO LUIGI ANTONIO. ANCHE PER IL G.I.P. DI FOGGIA MARCO CARELLA DEVE RIMANERE IN CARCERE.
Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di CARELLA Marco, classe ’80, per i reati di omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco.
Il CARELLA era già stato colpito, lo scorso 5 luglio, da un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto del PM della Procura della Repubblica di Foggia e associato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Tale provvedimento, convalidato dal GIP il successivo 7 luglio,  era scaturito dalle attività investigative conseguenti all’omicidio di DE ROCCO Luigi Antonio, trentaduenne originario di Casarano (LE). Il predetto, nello specifico, alle ore 21.00 circa del 28 giugno u.s., a Foggia, in Via Forcella, era stato attinto da un colpo di fucile caricato a pallettoni mentre si trovava a bordo di un’autovettura Peugeot 807 unitamente a CARELLA Bruno, 42enne censurato di Foggia, al figlio CARELLA Mario Guglielmo, 20enne censurato e a un altro giovane, anch'egli proveniente dalla provincia di Lecce.
Le indagini, immediatamente avviate dalla Procura della Repubblica con il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri, si sono svolte sia attraverso i c.d. metodi “tradizionali” sia attraverso meticolose attività d’intercettazione, di analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza e di studio delle tracce lasciate sui ponti ripetitori della telefonia mobile.
Di fondamentale importanza si è rivelata l’escussione di testimoni, parenti delle vittime e di tutte le persone informate dei fatti. Dai primi momenti, per quasi 24 ore, il Pubblico Ministero della Procura di Foggia, titolare delle indagini, assieme ai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia ha ininterrottamente ascoltato le testimonianze e messo a confronto ogni dato emerso anche dalle attività tecniche, riuscendo a raccogliere sufficienti indizi per ritenere il CARELLA Marco, fratello di BRUNO, il reale autore dell’omicidio.
Per tale ragione la Procura di Foggia aveva emesso il provvedimento di fermo del P.M. a carico di CARELLA Marco, nel frattempo resosi irreperibile. Di qui le attività di ricerca del fuggitivo, che dopo 5 giorni di ininterrotte indagini avevano portato alla sua cattura la mattina del 5 luglio u.s. in una casa di Mondragone (CE), dove aveva trovato rifugio. L’esecuzione del fermo è stata possibile solo grazie a incisive attività tecniche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia, abilmente coordinate dal Pubblico Ministero, e alla collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e del ROS di Napoli.
Il GIP di Foggia, il 19 luglio u.s., sulla scorta degli accertamenti già presenti agli atti e di ulteriori risultanze investigative che rafforzano il quadro probatorio, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’indagato, notificatagli presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

MANFREDONIA: I CARABINIERI ARRESTANO PARCHEGGIATORE ABUSIVO AGLI ARRESTI DOMICILIARI.
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto su provvedimento del Tribunale di Foggia il pregiudicato 38enne DE CRISTOFARO Antonio, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, conducendolo presso il carcere di Foggia.
L’uomo, lo scorso 10 luglio 2018, nel corso di uno dei tanti controlli effettuati dall’Arma nei pressi dei lidi balneari in località Siponto di Manfredonia, era stato notato all’interno di un parcheggio ove verosimilmente vi svolgeva abusivamente mansioni di parcheggiatore, sebbene risultasse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con  autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di espiazione della misura con orario 06.00 – 17.00 solo ed esclusivamente per recarsi a bordo di un motopeschereccio individuato e svolgervi le funzioni di pescatore, venendo invece trovato a fare altro. Condotto in caserma per gli opportuni approfondimenti del caso infatti, al termine della formalità, DE CRISTOFARO Antonio, già noto per svariati precedenti penali principalmente per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, venne dichiarato in stato di arresto per evasione e accompagnato agli arresti domiciliari presso la propria residenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ora, è invece stato arrestato su provvedimento del Tribunale di Foggia poiché i fatti del 10 luglio scorso, sono stati ritenuti pienamente rientranti nella fattispecie dell’evasione ma soprattutto non di “lieve entità” atteso che l’allontanamento dallo stesso era funzionale all’espletamento di un’attività irregolare (parcheggiatore abusivo) e quindi tradendo la fiducia accordatagli dall’Autorità Giudiziaria in precedenza che lo aveva autorizzato ad allontanarsi per lavorare su un peschereccio. Per tale motivo quindi, è stato disposto il nuovo arresto dell’uomo e la sua successiva traduzione in carcere, cosa effettuata dagli uomini dell’Arma di Manfredonia.

NASONDEVANO CIRCA 1,6 KG TRA MARIJUANA E HASHISH. I CARABINIERI DI CERIGNOLA ARRESTANO UN UOMO ED UNA DONNA.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Cerignola, dopo aver notato negli scorsi giorni degli strani movimenti nei pressi dell’abitazione di una coppia di coniugi in via San Vincenzo, in pieno centro cittadino, nei pressi delle fosse granaie, decidevano di entrare in azione effettuando un’accurata perquisizione domiciliare a seguito della quale finivano in manette FRANZI GAETANO cl. 84, pregiudicato cerignolano, e KOSTELNSKA GABRIELA cl. 79.
I due, che abitavano quella casa insieme alla figlioletta di pochi anni, venivano sorpresi dai militari operanti in possesso di circa 850 grammi di hashish e 750 di marijuana, che sul mercato gli avrebbero fruttato circa 10.000 euro, oltre ad un bilancino e a tutto l’occorrente per il confezionamento dello stupefacente. L’intuito dei militari consentiva quindi di sottrarre dal mercato dello spaccio di stupefacenti un considerevole quantitativo di droga, assicurando contestualmente alla giustizia due provetti pusher, che non si facevano scrupolo di effettuare i loro traffici nonostante la presenza della loro figlia minore.
Franzi, attesa la gravità del fatto, veniva rinchiuso nel carcere di Foggia, mentre la donna veniva sottoposta agli arresti domiciliari.
Risponderanno entrambi del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

ARMATI DI MAZZE SE LA DANNO DI SANTA RAGIONE. A TRINITAPOLI FINISCONO IN MANETTE 8 PERSONE PER RISSA.

Ancora una rissa in Capitanata. Questa volta tocca a Trinitapoli fare da palcoscenico di una mega rissa degna dei celebri film di Bud Spencer e Terence Hill, in cui 9 persone di origini rumene, di cui una ancora minorenne, armate di mazze, si sono affrontate nel centro cittadino.
Solo l’intervento tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Trinitapoli, coordinati dalla Compagnia di Cerignola, scongiurava più gravi danni a persone e cose.
Il bilancio totale della zuffa è stato di 8 persone arrestate,  il minorenne veniva denunciato in stato di libertà e affidato a una comunità, e di tutti e 9 i partecipanti rimasti feriti, fortunatamente in modo lieve.
Tutti gli arrestati venivano associati al carcere di Foggia e risponderanno, unitamente al minorenne, di rissa aggravata dall’uso di armi e di lesioni personali.



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