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Maria Rosaria Maiorino, già Questore di Foggia, dalla sicurezza di Papa Francesco a Prefetto di Pordenone

Il nuovo Prefetto di Pordenone la dott.ssa Maria Rosaria Maiorino (foto web) ndr.
di Nico Baratta

FOGGIA, 07 LUG. - Una carriera sempre ai vertici, alla guida di strutture complesse e in territori pericolosi, non poteva continuare con un’altra nomina di tutto rispetto. Stiamo parlando, come suggerito dal titolo, della dott.ssa Maria Rosaria Maiorino, che da poche ore ha assunto la carica di Prefetto di Pordenone.

A Foggia la conoscono molto bene, per aver ricoperto un ruolo importante, responsabile e delicato, pericoloso e soprattutto al fianco di un super poliziotto, l’indimenticabile Vice Questore Aggiunto Alfredo Fabbrocini, oggi in servizio a Roma presso lo SCO. Da Questore di Foggia a quello di Palermo nell’anno 2013, per poi nel 2015 a ricoprire il delicato incarico come Dirigente dell'Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso lo Stato del Vaticano, in collaborazione con la Gendarmeria Vaticana, prima donna a ricoprire questo incarico (come a Palermo), insomma colei che garantiva la sicurezza del Pontefice.

La sua nomina a Prefetto è stata decisa oggi, 06 luglio 2018, dal Consiglio dei Ministri. Ed anche qui, come Prefetto, è la prima donna poliziotta a ricoprire questa importante carica, come del resto nelle sue precedenti cariche, compresa quella come Dirigente della Squadra Mobile di Cagliari. Una carriera di tante prime volte, che l’ha forgiata, l’ha impegnata, sempre in prima linea.

Per la cronaca, che è giusto ricordarla, la Maiorino iniziò la sua carriera in Sardegna, negli anni ’80, dapprima a capo della sezione Narcotici e poi come Dirigente della Squadra Mobile di Cagliari. Nominata a Primo Dirigente la Maiorino nel 2001 lasciò la Sardegna, ricoprendo prima l'incarico di Vice Questore a Belluno e poi a Bolzano. È nel 2010, precisamente nel mese di luglio, che la Maiorino approda a Foggia come Questore. Qui svolse, con la collaborazione sul campo del suo Vice Fabbrocini, tre anni di lavoro intenso. Difatti a lei e Fabbrocini sono legate alcune delle operazioni più importanti messe a segno nel territorio di tutta la Capitanata, in particolare sul Gargano, con l’arresto nel maggio del 2011 del superlatitante della mafia garganica – al secolo “clan dei montanari-  Giuseppe Pacilli, meglio conosciuto come “Peppe u' Montanar”. Un arresto studiato nei minimi dettagli, a tavolino, dove l’alacre, paziente, certosino lavoro sul campo della squadra di Fabbrocini, sceso a Foggia per questo preciso compito, portò lustro a tutta la Questura foggiana. Ma al Questore Maiorino e suoi preziosi collaboratori si devono anche numerosi arresti per omicidi, in particolare quelli avvenuti tempo prima a Manfredonia e messi a segno da giovanissimi, sgominando così una banda di ragazzi che seminava morte, paura e terrore intrisa di sangue, anche innocente. Un'operazione chiamata "Romanzo Criminale" che, tra l'altro, è stata descritta nei dettagli da Alfredo Fabbrocini sulla RAI.

Al nuovo Prefetto Maria Rosaria Maiorino vanno le nostre più sentite congratulazioni. Buon lavoro.




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