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Teatro. All' Abeliano con "Cuore di cane"' Licia Lanera porta in scena i vizi della nostra società

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 26 OTT. - Grande successo di pubblico al nuovo teatro Abeliano, per Cuore di Cane – Compagnia Licia lanera, che ha portato in scena il testo di Michail Bulgakov, adattamento e regia Licia Lanera, inserito nella rassegna Teatri di Bari Cuore di cane è il primo capitolo di una trilogia "Guarda come nevica", con cui l’artista intende portare sulla scena tre drammaturgie russe che hanno come protagonista la neve, al fine di evidenziare i vizi della nostra società, dai tratti narcisisti, dove predomina esclusivamente il punto di vista estetico, perdendo così ogni legame profondo con la realtà. Nel lavoro originario di Bulgakov si narra di Filipp Filippovic, un facoltoso scienziato che trapianta organi di animali nei suoi pazienti per donare loro l’eterna giovinezza. Un giorno decide di realizzare un intervento diverso: inserisce nel corpo di un cane randagio ipofisi e testicoli umani, ciò trasforma gradualmente l'animale in un prototipo di essere umano. La situazione che si genera sul palcoscenico è tragicomica e genera situazioni straordinariamente movimentate che evidenziano tragiche verità, in primis che il cuore umano è tra i più malvagi. Per la messa in scena di Cuore di Cane, Licia Lanera sceglie una struttura musicale incisiva, attraverso un sodalizio artistico con il compositore di elettronica Tommaso Qzerty Danisi. La colonna sonora porta lo spettatore nell’atmosfera moscovita regalando forza e incisiva straordinarietà al testo. Gli effetti sonori accompagnano l'intera performance, riproducono la bufera, le lamiere che sbattono, le matite che scrivono sulle pagine di un diario, trapani che incidono scatole craniche, il rumore dei passi veloci e tante voci; voci; tutte brillantemente interpretate da Licia Lanera, che si cimenta in un continuo alternarsi di vocalità differenti e di timbro contrastante, mettendo a dura prova le sue corde vocali, sperimentando ogni possibilità di vocalizzo, dal cane, all’uomo, per poi tornare alle voci femminili. Molto apprezzata la Lanera dal pubblico in sala, con la presenza di molti addetti ai lavor



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