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Trani (Bat). Scoperte dalla Gdf officine meccaniche abusive. Denunce e sequestri [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO] [VIDEO]

Arresti e denunce della Gdf nella Bat. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

TRANI (BT), 26 GEN. (COMUNICATO STAMPA) - I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Trani, nell’ambito di un servizio di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto delle diverse forme di abusivismo commerciale ed evasione fiscale, hanno individuato, a Bisceglie e a Ruvo di Puglia, due officine meccaniche per la riparazione di autoveicoli completamente “abusive” e sconosciute al fisco. Le Fiamme Gialle hanno trovato all’interno dei locali attrezzature e strumentazioni varie, nonché alcuni soggetti intenti a riparare autovetture. I successivi riscontri effettuati hanno accertato che entrambe le officine sono risultate prive della prescritta iscrizione nel registro delle imprese degli esercenti l’attività di autoriparazione e dei titoli autorizzativi previsti per legge per l’esercizio dell’attività. Per tali aspetti, i militari hanno provveduto al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nelle carrozzerie abusive, costituite da attrezzi meccanici vari e materiale per la verniciatura degli automezzi. 
In un caso, sono stati scoperti anche tre lavoratori completamente “a nero”. Inoltre, durante il controllo, a Bisceglie, i militari hanno rinvenuto rifiuti speciali pericolosi, olii esausti, innumerevoli scarti di lavorazione di autocarrozzeria e materiale ferroso di vario genere, conservati in violazione della normativa che disciplina lo smaltimento dei rifiuti. Conseguentemente, sulla base degli elementi di prova acquisiti, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell’intera area di circa 2.500 mq e alla denuncia di due soggetti alla Procura della Repubblica di Trani per la violazione alle norme del Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/2006) in materia di mancato smaltimento dei rifiuti speciali. A loro carico anche l’obbligo della immediata bonifica del sito con il ripristino dello stato dei luoghi. 
L’operazione rientra nell’ambito del quotidiano impegno della Guardia di Finanza volto a contrastare le violazioni economiche e finanziarie e l’abusivismo commerciale, che ingenera una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che agiscono in conformità alla vigente normativa fiscale e amministrativa. L’attività di servizio si inserisce altresì nell’ambito della collaborazione con la Regione Puglia in materia di azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio pugliese, nella cornice dell’Accordo di Programma Quadro per la Tutela Ambientale, sottoscritto dal Comando Regionale della Guardia di Finanza.


 


Controlli della Gdf. (foto Gdf) ndr.
GUARDIA DI FINANZA: ESEGUITI INTERVENTI A CONTRASTO DEL LAVORO NERO E IRREGOLARE

Nei giorni 22 e 23 gennaio u.s. è stato svolto un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” ed “irregolare”, nonché le connesse manifestazioni di illegalità. Il piano, disposto dal Comando Regionale Puglia, si colloca nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di tutelare il corretto andamento del mercato del lavoro. Complessivamente sono stati eseguiti nr. 189 controlli, nel corso dei quali sono stati scoperti nr. 159 lavoratori impiegati totalmente “in nero”, oltre a nr. 29 lavoratori la cui posizione è risultata “irregolare”, con la conseguente verbalizzazione di complessivi 93 datori di lavoro. Ben 243 sono, invece, le posizioni lavorative ancora in fase di definizione, per le quali sono necessari ulteriori accertamenti. L’attività ispettiva, condotta trasversalmente nei confronti di diversi soggetti economici, precedentemente individuati a seguito di specifiche “analisi di rischio”, non ha mancato di evidenziare situazioni di particolare rilevanza. A titolo di esempio, si citano i casi di una ditta operante nel settore della produzione di maglieria e di una società che offriva servizi di volantinaggio, entrambe risultate impiegare tutti i propri lavoratori in “nero” e per questo destinatarie - unitamente ad ulteriori 6 aziende - di richiesta di emissione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale da parte dell’Ispettorato del Lavoro.




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