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Bari. Operazione congiunta GdF Bari - Questura di Foggia: sequestro di beni a pluripregiudicato [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO] [VIDEO]

Operazione Gdf - Questura di Foggia. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 4 FEB. (COMUNICATO STAMPA) - La Polizia di Stato di Foggia ed il G.I.C.O. di Bari, nella prima mattinata di oggi, hanno sequestrato beni per quasi quattro milioni di euro a carico di un pluripregiudicato foggiano applicando i poteri previsti dalla normativa antimafia: tra essi, 16 immobili, tra cui diverse nude proprietà, e diversi conti correnti. Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari diretta dalla dr.ssa Giulia Romanazzi, su richiesta formulata ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 6 settembre 2011 (c.d. Codice Antimafia) dal Questore di Foggia Mario Della Cioppa. Nella mattinata odierna, nel corso di specifica operazione di polizia, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia e del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo e i Finanzieri del G.I.C.O. di Bari hanno dato esecuzione al decreto di sequestro anticipato d’urgenza emesso ai sensi del vigente codice antimafia a carico di M.C. sessantottenne foggiano. 
Il provvedimento in questione è stato adottato all'esito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Divisione Polizia Anticrimine - Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia e dai Militari del G.I.C.O. di Bari, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale del pluripregiudicato già in passato destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S., con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, di armi, sfruttamento della prostituzione, traffico illecito di rifiuti ed altro. Soggetto di elevato profilo criminale, il proposto è stato più volte coinvolto in indagini nelle quali figuravano anche elementi di spicco dei clan mafiosi appartenenti alla c.d. “Società Foggiana” Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi nell'ultimo quinquennio, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. 
Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati ai proposti ed ai familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell'analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti, a malapena sufficienti per le primarie esigenze di sostentamento dell’intero nucleo familiare. Il Tribunale di Bari, quindi, accogliendo in pieno la richiesta formulata dal Questore di Foggia, ha ordinato il sequestro di 11 terreni e 3 immobili, tra cui diverse nude proprietà, quote sociali e conti correnti bancari per un valore di quasi 4.000.000 euro. I risultati ottenuti confermano il continuo coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia, in perfetta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, Prefettura ed altre Forze di Polizia, nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto delle attività imprenditoriali, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nell'economia legale. In questo ambito, la strategia della Questura di Foggia, con la collaborazione delle Fiamme Gialle, è fondata sulla sistematica aggressione dei sodalizi sul versante patrimoniale, attraverso attività investigative finalizzate al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose. 
L’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali in atto in questa provincia, unitamente ai provvedimenti emessi dalle amministrazioni comunali coinvolte, su input della locale Prefettura a seguito di precise interdittive antimafia emesse dal Prefetto di foggia, è strettamente legata al progetto di applicazione delle misure di prevenzione e patrimoniali che si sta portando avanti su quelle specifiche aree territoriali allo scopo di privare i delinquenti di ciò che illecitamente hanno acquisito, valorizzando e completando le attività operative sia di presidio del territorio che di polizia giudiziaria e di indagine. Ad oggi, detto progetto ha portato al conseguimento da parte della Polizia di Stato di Foggia dei seguenti complessivi risultati nell’ultimo anno: nr. 7 sequestri/confische patrimoniali, per un valore di euro 6.500.000 circa, nr. 4 richieste di misure di prevenzione patrimoniali con sequestro, per un valore di oltre 2.500.000 euro, depositate da tempo in tribunale ed in via di definizione, nr. 3 indagini patrimoniali richieste dal questore alla guardia di finanza, per un valore di oltre 2.000.000 di beni complessivi, nr. 2 accertamenti in corso per applicazione della misura di prevenzione prevista dall’art.34 codice antimafia .


 

LA GUARDIA DI FINANZA SI RIORGANIZZA 

Dall’inizio di quest’anno è in vigore la riforma dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza. Concepita per garantire una più diffusa presenza delle Fiamme Gialle sul territorio nello svolgimento della mission di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea, la revisione fa seguito a quella che, a partire dal 2018, ha interessato i Reparti Speciali del Corpo rendendoli più snelli e operativi anche al fine di fornire maggiore collaborazione alle Authority di riferimento (Autorità Nazionale Anticorruzione, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Garante per la Privacy, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente e Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Sono tante le novità introdotte con la nuova riforma: le Brigate (soppresse) sono state trasformate a livello di Tenenza comandate - ora - da Luogotenenti in possesso di elevata esperienza di servizio o da giovani Tenenti che hanno frequentato i corsi presso l’Accademia al termine dei quali hanno conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza; l’istituzione di nuovi Gruppi territoriali - uno almeno per ogni provincia - farà sì che venga assicurata più efficacemente la funzione di indirizzo e coordinamento dell’attività svolta nell’ambito del territorio assegnato ai Nuclei Operativi Metropolitani, alle Compagnie e Tenenze dipendenti, operanti in ridisegnate circoscrizioni o presso valichi di confine, porti e aeroporti internazionali. 
Sono stati poi rivisitati i Reparti specializzati Anti Terrorismo - Pronto Impiego (i c.d. “Baschi Verdi”) che assicurano il contrasto ai traffici illeciti e il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica e istituite nuove Stazioni del SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) per l’attività di controllo dei territori alpestri nonché di soccorso in alta montagna e nei luoghi impervi o colpiti da calamità naturali. Con l’aumento dei corsi di addestramento presso l’Accademia di Bergamo e la Scuola Ispettori e Sovrintendenti dell’Aquila saranno prossimamente assegnati a tutti i Reparti giovani Ufficiali ed Ispettori laureati che saranno successivamente chiamati a frequentare, presso le varie scuole di post-formazione ed alta specializzazione (Scuola P.E.F. del Lido di Ostia, Scuola Alpina di Predazzo, Scuola Nautica di Gaeta e di Addestramento Specialistico di Orvieto) specifici corsi per elevare, ancor di più, il livello di preparazione tecnico-professionale. Tutti questi Reparti continueranno ad operare in stretta collaborazione con i Nuclei di Polizia Economico Finanziaria - anch’essi recentemente rivisitati - istituiti uno per ogni provincia del nostro paese, retti da Ufficiali superiori. L’intento è evidente: non solo l’innalzamento della qualità della presenza dei Reparti sull’intero territorio, ma anche e soprattutto la crescita dei livelli di responsabilità, compiuto con l’affidamento di tutte le unità operative a militari di qualificata competenza. Per quanto attiene il Comando Provinciale di Bari, la riorganizzazione ha visto la soppressione del Gruppo alla sede e la conseguente istituzione di due nuovi Gruppi, il primo con competenze specifiche sull’area metropolitana ed il secondo che svolgerà la propria attività operativa negli spazi portuali e presso l’aeroporto di Bari-Palese. 
Le citate innovazioni hanno riguardato, inoltre, la provincia di Barletta-Andria-Trani dove nell’ambito del Gruppo è stata istituita una Compagnia. La riforma, insomma, attuata proprio nell’anno in cui il Corpo festeggia i 245 anni dalla sua fondazione, giunge dopo l’istituzione della polizia economico-finanziaria avvenuta con il Decreto Legislativo 19 marzo 2001 n. 68 e risponde all’esigenza di adeguare la struttura ordinativa della Guardia di Finanza alle sempre maggiori richieste d’intervento istituzionale dettate dall’attuale contesto socio-economico.



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