Calcio. Il Venezia condanna il Foggia
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Iemmello suo il fallo da rigore (foto web) ndr |
di Mario Schena
FOGGIA, 13 APR. - Era vietato sbagliare. Per il Foggia
al “Penzo” di Venezia era fondamentale uscire imbattuto, meglio con tre punti.
Si trattava di un vero e proprio spareggio salvezza. Invece il Foggia perde uno a zero per
un rigore trasformato da Di Mariano ed ora sono guai seri. La classifica lo
condanna e aver fallito uno spareggio salvezza come quello di Venezia non lascia
spazio ad alibi. Lagunari con il peggior attacco del Campionato ed avevano
vinto l’ultima volta il ventisette gennaio scorso con il successo nel derby con
il Padova. Il Foggia era reduce dalla importantissima vittoria ottenuta sullo
Spezia di Marino. All’andata finì in pareggio uno a uno con i gol nel primo
tempo di Iemmello su rigore ed il pareggio di Vrioni in pieno recupero. In casa
rossonera assenti gli infortunati Camporese, Tonucci, Marcucci, Ingrosso,
Ngawa, gli ultimi tre acquistati a gennaio per rinforzare la rosa, ma in fine
dei conti quasi mai utilizzati.
Grassadonia ha schierato i suoi con un tre, cinque, due con Leali in porta, Martinelli, Billong e Ranieri a comporre la difesa, a centrocampo Zambelli e Kragl esterni, in mezzo al campo il rientrante Greco, Deli e Gerbo. In attacco Mazzeo e Iemmello. Ha diretto Gianluca Aureliano, della sezione di Bologna, al suo sesto anno in CAN B e ha già diretto il Foggia in 6 occasioni. L´ultimo precedente è Foggia-Lecce, del 27 ottobre 2018, campionato corrente, finito 2-2. All´iniziale doppio vantaggio dei satanelli con Deli e Tonucci rispondono, per i salentini, Mancosu e La Mantia. Aureliano è stato coadiuvato da Giuseppe Borzomì di Torino e dal signor Pasquale Cangiano di Napoli. Quarto uomo, Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale. Il Foggia parte bene. Prende campo e comincia a pressare i padroni di casa che sembrano incapaci di opporsi alla manovra rossonera. Al quarto minuto Foggia insidiosissimo con una girata dal limite su assist di Zambelli che Vicario mette in angolo con una bella parata. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina la palla dopo una uscita incerta dell’estremo difensore lagunare giunge a Mazzeo che da ottima posizione la spedisce alta in curva.
Al settimo su rimessa laterale di Martinelli, Gerbo mette la sfera sulla testa di Deli sfiora la traversa. Solo Foggia nella parte iniziale del primo tempo. Al sedicesimo Iemmello riceve da Mazzeo e fa partire un tiro che non va lontano dal palo alla destra di Vicario. Al ventunesimo ancora Foggia con Iemmello che ci prova di testa su cross di Zambelli. Cerca di reagire la squadra di casa e Pinato calcia di molto alto sopra la traversa un pallone, appena dentro l´area rossonera. Un minuto dopo la mezzora Di Mariano prova la conclusione dalla distanza, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al trentatreesimo il Foggia si fa male da solo. Iemmello arretrato in area per dare una mano in difesa invece di andare incontro alla sfera la attende alza scoordinatamente la gamba per intercettare la sfera colpendo l’avversario lanciatosi sul pallone. Calcio di rigore che Di Mariano trasforma. Un minuto di recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo. Nulla di cambiato ad inizio ripresa ed il Foggia cerca il gol del pari attaccando a testa bassa. Al sesto Mazzeo fa velo per Mazzeo. Dopo un minuto i rossoneri reclamano il calcio di rigore per un presunto fallo su Mazzeo, ma Aureliano non fischia.
Al ventesimo Vicario para un calcio di punizione a Kragl che ne spara, poco dopo un altro alle stelle. Fino alla fine il Foggia pressa, ma è incapace di far male nonostante sia andato alla conclusione diverse voltee nonostante i cinque minuti di recupero il risultato finale premia il Venezia, mentre per il Foggia la sconfitta è una mezza condanna.
Grassadonia ha schierato i suoi con un tre, cinque, due con Leali in porta, Martinelli, Billong e Ranieri a comporre la difesa, a centrocampo Zambelli e Kragl esterni, in mezzo al campo il rientrante Greco, Deli e Gerbo. In attacco Mazzeo e Iemmello. Ha diretto Gianluca Aureliano, della sezione di Bologna, al suo sesto anno in CAN B e ha già diretto il Foggia in 6 occasioni. L´ultimo precedente è Foggia-Lecce, del 27 ottobre 2018, campionato corrente, finito 2-2. All´iniziale doppio vantaggio dei satanelli con Deli e Tonucci rispondono, per i salentini, Mancosu e La Mantia. Aureliano è stato coadiuvato da Giuseppe Borzomì di Torino e dal signor Pasquale Cangiano di Napoli. Quarto uomo, Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale. Il Foggia parte bene. Prende campo e comincia a pressare i padroni di casa che sembrano incapaci di opporsi alla manovra rossonera. Al quarto minuto Foggia insidiosissimo con una girata dal limite su assist di Zambelli che Vicario mette in angolo con una bella parata. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina la palla dopo una uscita incerta dell’estremo difensore lagunare giunge a Mazzeo che da ottima posizione la spedisce alta in curva.
Al settimo su rimessa laterale di Martinelli, Gerbo mette la sfera sulla testa di Deli sfiora la traversa. Solo Foggia nella parte iniziale del primo tempo. Al sedicesimo Iemmello riceve da Mazzeo e fa partire un tiro che non va lontano dal palo alla destra di Vicario. Al ventunesimo ancora Foggia con Iemmello che ci prova di testa su cross di Zambelli. Cerca di reagire la squadra di casa e Pinato calcia di molto alto sopra la traversa un pallone, appena dentro l´area rossonera. Un minuto dopo la mezzora Di Mariano prova la conclusione dalla distanza, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Al trentatreesimo il Foggia si fa male da solo. Iemmello arretrato in area per dare una mano in difesa invece di andare incontro alla sfera la attende alza scoordinatamente la gamba per intercettare la sfera colpendo l’avversario lanciatosi sul pallone. Calcio di rigore che Di Mariano trasforma. Un minuto di recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo. Nulla di cambiato ad inizio ripresa ed il Foggia cerca il gol del pari attaccando a testa bassa. Al sesto Mazzeo fa velo per Mazzeo. Dopo un minuto i rossoneri reclamano il calcio di rigore per un presunto fallo su Mazzeo, ma Aureliano non fischia.
Al ventesimo Vicario para un calcio di punizione a Kragl che ne spara, poco dopo un altro alle stelle. Fino alla fine il Foggia pressa, ma è incapace di far male nonostante sia andato alla conclusione diverse voltee nonostante i cinque minuti di recupero il risultato finale premia il Venezia, mentre per il Foggia la sconfitta è una mezza condanna.
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