VERONA,
8 APR 2019 – ‘E stata presieduta dal commissario europeo all’Agricoltura, Phil
Hogan la cerimonia inaugurale della 53ª edizione di Vinitaly svoltasi ieri nel
quartiere fieristico veronese. «Vinitaly
è una fantastica celebrazione della qualità e della biodiversità del patrimonio
culturale e vitivinicolo, che si rispecchia nel fatto che l’Italia ha più di
600 indicazioni geografiche, il numero più alto in Europa. Compito dell’Unione
europea è tutelarle ». Hogan nel riconoscere implicitamente il valore di
Vinitaly quale strumento di divulgazione ha poi ricordato che «Unione europea stiamo lavorando per
costruire rapporti commerciali in tutto il mondo e la diplomazia economica sta
dando grandi risultati, dall’Asia ai nuovi mercati emergenti come l’Australia».
Quest’anno Vinitaly si sviluppa su oltre 100mila metri quadrati netti, con 4.600
espositori e buyer esteri rappresentati provenienti da 143 paesi. Il presidente
di Veronafiere, Maurizio Danese ha
evidenziato come dalla trasformazione in Società per azioni di Veronafiere, si
sia accelerato sempre di più per fare di Vinitaly il centro di una struttura
aggregativa di promozione che parli ai buyer esteri come voce unitaria
dell’eccellenza vitivinicola italiana. “Siamo
un attore privato – ha detto - ma
mettiamo a disposizione le nostre risorse e il nostro know-how per operazioni
di sistema e lo facciamo perché siamo convinti che questa sia la strada giusta
per mantenere ed incrementare gli straordinari risultati ottenuti dal vigneto
Italia in questi ultimi venti anni”.
(foto A.Gigante)
Risultati che sono frutto, per la
presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, «di una forte capacità di sinergia della
manifestazione con le istituzioni nazionali e locali, con una virtuosa e
intelligente diversificazione per gli operatori professionali e gli
appassionati in una città e una elevata capacità di conquistare nuovi mercati e
contemporaneamente il cuore dei visitatori». Il tutto con un’attività che,
ha ribadito, «non si esaurisce con la
fine della manifestazione fieristica, ma che continua durante tutto l’anno in
cinque continenti». Sulle infrastrutture è intervenuto pure ieri il
ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha annunciato lo sblocco della Tav
sull’asse Brescia-Verona-Vicenza-Padova. «Il
vino, come le persone, ha bisogno di spostarsi e se non si muove l’alta
velocità, noi il vino lo teniamo in cantina», afferma Salvini, ribadendo
l’attenzione del Governo verso le piccole e medie imprese, che rappresentano il
94% del tessuto economico e imprenditoriale italiano, e promettendo misure
specifiche a sostegno. Secondo il Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco
Centinaio l’obiettivo che il ministero ha è quello di promuovere il brand
Vinitaly, che è fra i più conosciuti al mondo ci permette di comunicare il
valore dei nostri territori del vino, che esprimono 523 diverse identità
enologiche tra Dop e Igp». Il Veneto che partecipa al Vinitaly dei record fa
ancora record a sé. Siamo i primi produttori d’Italia con 16,5 milioni di
quintali di uva e 13,5 milioni di ettolitri, con un 1,6 miliardi di export e 53
denominazioni presenti. Il futuro del vino è l’eco-sostenibilità,
certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell’intero processo di
produzione».
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