La seduzione del disegno italiano di Omar Galliani in mostra a Salerno
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La locandina (foto in allegato) ndr. |
SALERNO, 18 APR. (Com. St.) - La Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia (Viale Michelangelo, 65 - Foggia) presenta, dal 27 aprile al 31 maggio 2019 , “Sguardi”, esposizione personale di Omar Galliani, a cura di Giuseppe Benvenuto.
Ideata e progettata da Giuseppe Benvenuto, in collaborazione con VinArte
Salerno, la mostra sarà inaugurata sabato 27 aprile 2019, alle ore
19.00, alla presenza del Maestro Omar Galliani.
Il percorso espositivo comprende una ventina di opere su tavola, alcune
delle quali di dimensioni monumentali, realizzate dagli anni Novanta ad
oggi.
Questa mostra di Omar Galliani nasce da un desiderio antico, quanto
contemporaneo, se consideriamo parole quali: introspezione,
osservazione, esplorazione, profondità , vanità , estetica, fisiognomica,
bellezza.
Le opere nascono da un segno unico ed esemplare; un disegno che ha
origine nella tradizione della storia dell'arte italiana e si reincarna
oggi nella contemporaneità . In queste opere il solo uso della matita o
del pastello su tavola indaga e cerca, tra palpebre e occhi,
quell'istante in cui si cela un mistero o un invito ad un dialogo
serrato fra voi e il soggetto disegnato, osservato. Il cielo, le stelle e
le costellazioni occupano spesso lo spazio che aleggia attorno ai
soggetti che posano silenziosi o mossi in queste tavole che appartengono
ad un ciclo di opere di grande formato già esposte in diversi musei
della Cina e in Europa.
«Galliani ventenne – ricorda Flavio Caroli – era perso principalmente in
due ambizioni. In una ricerca di magia, di seduzione, di fascino che è
l’ossessione primaria di ogni grande artista, in qualsiasi tempo, sia
egli tragico (Caravaggio), classico (Ingres) o fondamentalmente realista
(Degas). Tutto cambia e tutto corre, ma non c’è grande artista quando
non ci sia ricerca di Bellezza; di qualche forma di Bellezza. La seconda
ossessione di Galliani era infatti la qualità esecutiva, proprio
tecnica nel senso antichissimo del termine, della pittura e dei suoi
misteri: cosa non facile in un tempo in cui i balbettii e la cattiva
pittura parvero la chiave della modernità . Galliani otteneva risultati
straordinari grazie ai miracoli realizzativi di una matita forse
veramente fra le più dotate del secondo dopoguerra. Nei trenta e più
anni che ci separano da quei giorni, il miracolo non ha fatto che
approfondirsi».
«La ricerca di Omar Galliani – aggiunge Teodolinda Coltellaro – affonda
nelle densità figurali del passato, nelle estensioni storiche dell’arte,
di cui evoca modelli culturali e motivi linguistici che coniuga in una
originale sintassi espressiva. La sua sensibilità , pienamente
contemporanea, sa cogliere gli aspetti di transitorietà e complessitÃ
del nostro tempo, gli scenari mobili che ne connotano la dimensione
sistemica, ma li traduce in modi e forme che sollecitano lo sguardo a
percorsi interpretativi più profondi che non si esauriscano nel “qui ed
ora”, proponendo il ricorso alla memoria e alla citazione come processo
di rinascita creativa nell’alchimia della forma. […]
Per Galliani, l’opera è, in modo prioritario, disegno: dalla dimensione
fisica del tracciare (di esercizio muscolare protratto fino allo
stremo), del coprire di segni una superficie al suo essere fenomeno
articolato, fluttuante, vivente, animato da una propria biologia
memoriale che ne determina l’esistenza e in cui si compenetrano
mirabilmente e dialogano mondi di tenebra e luce».
La mostra sarà visitabile, dal giovedì alla domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 Ingresso libero
Per informazioni: tel. 346 7334054 - artebenvenutomail.com
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