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Calcio. Foggia vittoria al veleno a Nardò

Sadek difensore del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena

FOGGIA, 27 OTT. - Sono solo quattro i precedenti tra Foggia e Nardò in casa granata. Una sola vittoria dei rossoneri, nell’ultimo precedente nella stagione 2012-2013: a firmare i tre punti fu un gol nel recupero del capitano Agnelli. Il restante bilancio è di un pareggio e due vittorie per i salentini. Questa volta ha vinto il Foggia con un gol nel primo tempo, molto contestato per una segnalazione di fuorigioco ignorata dal direttore di gara. Corda, ancora in tribuna per squalifica ha schierato il suo Foggia inizialmente con Fumagalli; Delli Carri, Gentile, Viscomi; Sadek, Staiano, Cittadino, Gibilterra, Campagna; Russo, Iadaresta. 

Ha diretto, e segnaliamo caldamente molto male, il rumeno Bogdan Nicolae Sfira della sezione A.I.A. di Pordenone, coadiuvato da Giuseppe Maiorino di Nocera Inf.re e Paolo Cipolletta di Avellino. All’ottavo Sadek mette a centro area un pallone pericoloso, Aquaro tocca forse con un braccio, per l’arbitro Sfira non c’è fallo da rigore. La partita è brutta, il gioco confusionario, ma al quarto d’ora il Foggia trova il gol del vantaggio con Cittadino che fa partire da fuori area un diagonale, che, toccato anche da un difensore prende una traiettoria angolata che inganna Montagnolo. Come accennato innesca però una violenta contestazione dei calciatori e dei dirigenti neretini, perché all’inizio dell’azione che ha portato in vantaggio il Foggia era stata segnalata una posizione di fuorigioco, presumibilmente di Iadaresta che di testa ha servito l’autore del gol. L’arbitro convalida il gol e il presidente del Nardò viene espulso per proteste. Anche in Tribuna ci sono discussioni accese che portano all’allontanamento dei dirigenti rossoneri. 

Al ventiduesimo il Foggia sbaglia la tattica del fuorigioco e Camara si trova a tu per tu con Fumagalli che gli respinge miracolosamente il tiro con i piedi. Al ventisettesimo gesto di antisportività di Calemme che viola il fair play calciando in porta un pallone da restituire, si scatena un parapiglia e viene ammonito il foggiano Russo. Fumagalli si ripete un minuto dopo la mezzora, ipnotizzando Camara parandogli la conclusione. Foggia vicino al raddoppio al trentanovesimo. Russo batte un calcio di punizione che Cittadino devia di testa costringendo Montagnolo a deviare sul palo. Il primo tempo finisce dopo quattro minuti di recupero. Ripresa con il Nardò che cerca di sorprendere il Foggia accelerando la velocità di gioco, ma in maniera improduttiva come al secondo minuto quando Calemme costringe alla deviazione in tuffo su tiro quasi dal fondo campo. Fuori Russo e dentro Tortori che aumenta in qualità il potenziale offensivo del Foggia, rientra, dopo l’infortunio anche Salines. Proprio Tortori al ventesimo opera, da posizione ravvicinata e defilata un tiro insidioso, ma Montagnolo si fa trovare pronto alla respinta. 

Al trentaquattresimo Camara calcia a volo pressato centralmente, facile la presa per Fumagalli. Sei i minuti di recupero concessi. Nel primo ci prova il Nardò in contropiede, ma Cadili chiude bene evitando la conclusione di Camara. Il Nardò non ha più nulla da difendere, ma rischia il due a zero del Foggia con Campagna che, al termine di una buona azione di rimessa entra in area e fa partire un diagonale che non va lontano dal palo alla sinistra dell’estremo difensore salentino. Non accade più nulla ed il Foggia porta a casa tre punti importanti per non perdere contatto dalla capolista Bitonto. Partita brutta e rovinata, tra l’altro, da un campo al limite della praticabilità e da un nervosismo alimentato da un arbitraggio decisamente insufficiente che ha condizionato fortemente i calciatori.


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